Segnaliamo di seguito l'articolo di Chiara Saraceno pubblicato su La Repubblica del 29 settembre 2017 che affronta il tema del disegno di legge sul biotestamento, che rischia tra un ritardo e l'altro di non approdare in aula.
Nel pomeriggio di mercoledì 27 settembre è arrivato il parere della Commissione degli Affari Costituzionali del Senato che dà il via libera la disegno di legge ma con due modifiche sostanziali: la sostituzione del termine "disposizioni" anticipate di trattamento con "dichiarazioni" anticipate di trattamento, al fine di valorizzare la relazione di cura e di fiducia tra il medico e il paziente; e l'introduzione di una verifica periodica dell'attualità delle dichiarazioni rese.
Dopo il successo degli incontri "Dialoghi sul limite" dell'anno scorso, organizzati in collaborazione con File, la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze ha deciso di proseguire con un nuovo ciclo "Dialoghi sulla responsabilità" che verranno aperti il 30 settembre al Teatro Niccolini e proseguiranno fino al marzo 2018.
Dal 19 al 21 ottobre a Ravenna presso il Palazzo dei Congressi si terrà il Convegno CNAI 2017. Tale congresso ha lo scopo di far conoscere i dati epidemiologici, gli approcci ed i riferimenti concettuali recenti nell’assistenza alle persone con malattie croniche, oltre che far conoscere significative esperienze e ricerche sulla prevenzione e la gestione dei problemi delle persone con malattie croniche e delle loro famiglie/caregiver.
La prossima settimana sarà un momento decisivo al Senato sul testamento biologico, in quanto il testo di legge, dopo le modifiche apportate a Palazzo Madama, dovrebbe tornare a Montecitorio e, visto l'ormai prossimo approdo in Parlamento, prima della Nota di aggiornamento del Def e poi della legge di Bilancio, potrebbero non esserci i tempi tecnici per una sua conversione in legge entro la fine della legislatura, anche a causa dei troppi emendamenti presentati lo scorso luglio in Commissione Sanità, oltre 3000, che non permetterebbero un approdo in Aula in tempi brevi.
Ad Agosto 2017 l'Oms ha rilanciato un Atlante globale delle cure palliative nel fine vita, ricordando in questo modo che i medicinali per la cure palliative, compresi quelli per il sollievo dal dolore, sono inclusi nell'elenco di medicinali essenziali dell'Oms per adulti e bambini.
Nei giorni scorsi Giovanni Rodriquez sulle pagine di Quotidiano e Sanità denuncia il rischio che la legge sui DAT, approvata alla Camera con tanta fatica, possa saltare.
Nella giornata di mercoledì 21 giugno FILE ha presentato al Senato della Repubblica il progetto B.E.P.P.E. – Bambini ed Elaborazione della Perdita: Pensieri ed Emozioni.
Segnaliamo l’articolo pubblicato sul numero della rivista “Internazionale” n.1209 del 16 giugno 2017 che, partendo da una ricerca condotta dall’Economist, in collaborazione con la Kaiser family Foundation (Istituto di Ricerca Statunitense sull’Assistenza Sanitaria) – di cui riportiamo il link
(http://www.kff.org/other/press-release/kaisereconomist-survey-highlights...)
- evidenzia il grande divario tra quello che le persone vorrebbero alla fine della loro vita e “ciò che probabilmente avranno”.
Nei giorni scorsi durante il Convegno presso il Ministero della Salute il Centro studi della Fimmg - Federazione Italiana medici di famiglia - ha reso noti i dati derivanti dalla loro indagine sulle Cure Palliative, che ha coinvolto quasi 600 medici di medicina generale e che ha reso noto che per 8 medici su 10 il problema del “dolore” è decisamente rilevante nella pratica quotidiana. Tuttavia solo il 96% è informato sull’esistenza della Legge 38/2010, ma oltre la metà la conosce in modo approssimativo ed solo 1/3 la conosce bene.