Lo scorso 15 gennaio 2007 si è svolto un seminario di studio, promosso dal gruppo GR.E.CA.LE. (Gruppo Etico di Careggi per la Leniterapia) che ha riaffrontato, a distanza di pochi mesi, le tematiche inerenti il testamento biologico non solo con il prezioso contributo del Senatore I. Marino - Presidente della Commissione Sanità del Senato già intervenuto nell’ottobre scorso, ma anche con quello della Senatrice F. Bassoli - relatrice della legge in Parlamento sulle dichiarazioni anticipate di volontà.
Molte relazioni del seminario hanno fatto inevitabilmente riferimento alla vicenda di Piergiorgio Welby che tanto ha colpito la popolazione perché ci ha messo di fronte alla sofferenza di una vita considerata “non più vita” dal malato stesso.
Il progetto di legge, come è stato più volte affermato, si limita ad affrontare la tematica delle decisioni del paziente in merito alle scelte terapeutiche, quando questi non è più capace di decidere.
La legge, in accordo all’Art. 32 della Costituzione, ha l’obiettivo di garantire al cittadino, non più competente, la possibilità di rifiutare, attraverso un suo fiduciario, un trattamento da lui ritenuto non accettabile.
Come ha sottolineato nella relazione conclusiva la Senatrice Bassoli, la legge, egualmente, si pone l’obiettivo di garantire livelli essenziali di assistenza per tutti i cittadini nelle fasi terminali della vita anche con la possibilità di avere accesso, per chi lo richiede, a tutto quello che può offrire in quel momento la scienza.
Da più relatori è stato sottolineato che la tematica delle direttive anticipate è argomento completamento diverso da quello dell’eutanasia che potrà, e dovrà, trovare altri momenti di discussione. A questo proposito il Senatore Marino ha precisato che è necessario un chiarimento sul preciso significato dei termini che sono stati a più riprese utilizzati in occasione della vicenda di Welby: si deve parlare di eutanasia in quelle situazioni nelle quali si induce la morte del paziente con una iniezione letale, facendo poca differenza, in questo senso, tra l’eutanasia attiva propriamente detta e il suicidio medicalmente assistito.
Diverso argomento è invece quello dell’autodeterminazione del paziente cioè della sua possibilità di poter, o meno, scegliere una determinata terapia. Anche l’idratazione e la nutrizione artificiale non possono, al di fuori del loro valore simbolico, che essere considerate atti terapeutici veri e propri, come le altre terapie, soprattutto considerando anche il fatto che non esistono situazioni, ha sottolineato ancora Marino, nelle quali la vita possa essere mantenuta grazie all’unico sostegno per anni della idratazione e nutrizione artificiale non potendo escludere tutte le altre indispensabili terapie necessarie a prevenire le cause di morte, come per i soggetti in stato vegetativo permanente, quali le infezioni respiratorie o le tromboembolie polmonari.
Sempre nel seminario è stato affrontato anche il tema dell’accanimento terapeutico che non può essere definito per legge, ma può essere definito caso per caso soltanto dal paziente insieme al suo medico; quello che può essere accanimento per una persona può non esserlo per altri.
Perchè la legge sulle direttive anticipate di vita rappresenti uno strumento veramente efficace dovrà essere non solo approvata col largo consenso dei Parlamentari, ma necessariamente dovrà coinvolgere veramente le persone e tutto il mondo sanitario; per questo l’iniziativa del seminario,che per la seconda volta ha radunato oltre 100 operatori sanitari di diverse professionalità, ha particolarmente interessato e coinvolto i Senatori Marino e Bassoli, impegnati a cogliere le criticità emerse dalla discussione su queste tematiche, per poter eventualmente apportare le modifiche necessarie al progetto di legge.
In occasione del Seminario di Careggi, è stato distribuito un questionario teso ad offrire l’opportunità di esprimere convinzioni e atteggiamenti dei medici e degli infermieri nel rapporto con un malato in fase terminale e,appena elaborate le risposte,si darà conto dei risultati di tale sondaggio.
Per coloro che non avessero potuto partecipare all’incontro e fossero interessati all’argomento, si ricorda che la registrazione integrale del Seminario è scaricabile, in formato MP3, dal sito: http://www.radioradicale.it che ne ha curato la diffusione.
A cura di A. Lopes Pegna e M. Orsi