Testamento biologico: burrasca in federazione ordini medici

Tensione tra gli Ordini dei medici sul testamento biologico. Diciotto presidenti di Ordini provinciali hanno infatti firmato una lettera che suona come una dura critica ai vertici della Federazione nazionale degli Ordini (Fnomceo) e al documento, votato a maggioranza, sulle dichiarazioni anticipate di trattamento.

A far scoccare la scintilla - riferisce oggi DoctorNews - l'incontro di ieri organizzato a Roma dai senatori del Pdl sul tema per un confronto con gli Ordini dei medici, e durante il quale si e' posto l'accento sul recente documento votato dalla Fnomceo a Terni, che gia' aveva evidenziato posizioni differenti tra i camici bianchi, tanto da essere stato votato a maggioranza e non all'unanimita'. Un appuntamento, a cui il presidente della Federazione, Amedeo Bianco, non ha potuto partecipare - assenza sottolineata anche dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi - ma sul quale ha inviato una mail ai diversi presidenti provinciale definendo ''irrituale'' la convocazione, da parte di un gruppo parlamentare, in presenza del ministro Sacconi, per discutere di un documento ''gia' votato dal Consiglio nazionale della Fnomceo''.

Ma per i presidenti che hanno partecipato l'incontro e' stata l'occasione per ribadire la loro contrarieta' al documento di Terni sul testamento biologico, o meglio sul metodo con il quale e' stato varato.

''Sui temi etici - ha spiegato Mario Falconi, presidente dell'Ordine di Roma che ha ospitato la riunione dei 'dissidenti' - non e' possibile decidere a maggioranza. Non si possono imporre principi morali. I dettami del Codice deontologico, valido per tutti i medici, sono decisi all'unanimita'. Non potrebbe essere altrimenti''.

Fonte: ASCA

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