La città di Torino dal 22 al 26 aprile 2009 ospiterà una grande manifestazione internazionale sul tema della democrazia, per rispondere al bisogno diffuso di partecipazione che è alla base di ogni società democratica e all'interno di tale evento terrà un dibattito pubblico sul Testamento Biologico.
Infatti in questa prima edizione di Biennale Democrazia, verrà messo in atto un ampio esperimento di “democrazia dal basso”, al fine di promuove un insieme di attività di confronto fra i cittadini. Il tema proposto sarà appunto il Testamento Biologico.
Per garantire una discussione informata, e basata sul rispetto di tutti gli orientamenti, è stato quindi istituito un Comitato di Garanti composto da:
mons. Maurizio Calipari, prof. Francesco Paolo Casavola, prof. Francesco D’Agostino, prof.ssa Gilda Ferrando, sen. Ignazio Marino, prof. Maurizio Mori, prof. Giorgio Palestro, prof. Sergio Rostagno, dott. Rav Alberto Moshe Somekh, sig. Hagg Umar, prof. Carlo Augusto Viano, prof. Luigi Bobbio (coordinatore del progetto).
Tale Comitato dei Garanti ha, di fatti, approvato la stesura di un documento informativo sul testamento biologico (scaricabile dal sito).
Durante il processo i cittadini stessi saranno chiamati a partecipare discutendo in merito all’ipotesi di introdurre una legge sul testamento biologico e alle disposizioni che essa dovrebbe contenere. Nelle discussioni tutti i punti di vista saranno legittimi. I partecipanti saranno aiutati da un facilitatore professionista a discutere insieme in modo informato ed equilibrato. Tutti i risultati delle discussioni saranno trascritti e pubblicati sul sito internet del progetto.
Il dibattito culminerà in un evento di un’intera giornata, sabato 25 aprile 2009.
L’evento permetterà a tutti i partecipanti di dare il proprio contributo, anche attraverso un sistema di televoto elettronico per esprimere le proprie preferenze individuali.
Lo scopo di tutto questo è di raccogliere le proposte che i cittadini ritengono appropriate per affrontare il tema del testamento biologico. Non si intende pervenire ad una votazione finale di tipo referendario (sì/no), ma a rilevare in modo più articolato orientamenti e opinioni dei partecipanti. I risultati poi saranno presentati al pubblico nei giorni immediatamente successivi all’evento.