Storia di un percorso di counseling: dal lutto di primo grado alle separazioni.
Abstract dell'articolo di Francesco Campione, pubblicato su "Psicologia contemporanea" n° 207/2008.
L’Istituto di Tanatologia e Medicina Psicologica di Bologna promuove, da ormai 20 anni, la ricerca, la formazione e l’assistenza nel campo dell’aiuto ai morenti ed ai loro familiari in lutto.
Fino a qualche anno fa l'attività si concentrava prevalentemente sulle problematiche relative all'aiuto di coloro che devono superare quelle morti che Zigmut Bauman definisce "<di primo grado" (la propria morte) e di "secondo grado" (la morte di un proprio caro).*
Lo sguardo si è poi ampliato a situazioni più generiche di crisi e l'Istituto ha quindi sviluppato una "clinica della crisi", ossia un insieme di interventi di counseling e di pratiche curative per coloro che devono superare le "morti di terzo grado", ovvero la perdita di un genitore per separazione o divorzio.
Una ricerca condotta dall'Istituto nelle scuole materne, elementari e medie del bolognese - riguardo al bisogno di un servizio psicologico di sostegno per bambini in lutto - ha infatti dimostrato che, oltre ai casi di lutto traumatico per morte improvvisa di un familiare, la vera emergenza è rappresentata dalle situazioni critiche che i bambini vivono a causa della separazione dei propri genitori.
Per questo è nato un servizio di counseling volto ad aiutare le persone a separarsi in pace affinchè la separazione venga affrontata e gestita in un modo da permettere ad ogni membro della famiglia di continuare a vivere con serenità.
L'approccio teorico e clinico della "Clinica delle situazioni di crisi" deriva dall'esperienza e dalle ricerche del Prof. Francesco Campione.
* Zigmut Bauman: "Paura liquida", Laterza 2008.