Presentazione PROGETTO ALBA , Firenze 17 aprile 2008.
Lo sguardo e l’ascolto psicologico nelle Cure Palliative; gruppo dei curanti e pazienti.
La Vita, le storie di vita, le nostre storie, le storie della vita dei nostri pazienti….
Dimensioni che si incontrano e si scontrano, a volte con soddisfazione, a volte con stridore.
Incontri…tutti tristi, ma anche consolanti di buon lavoro svolto, di un lavoro utile e significativo che segna e produce la differenza nelle difficili pieghe del morire oggi.
A casa del paziente, nelle stanze della sua casa, lo sguardo si posa e incontra oggetti della vita quotidiana; ora la quotidianetà è la malattia: il comodino accanto al letto colmo di medicine, sul comò i numeri dell’emergenza.
A volte lo sguardo incontra oggetti altri e diversi: un balocco abbandonato sul tappeto, il seggiolone in cucina,… la stanza del figlio adolescente ha la porta socchiusa e la musica è troppo alta, ma non riesce però a scacciare né negare la morte arrivata così presto in quella casa.
A volte in casa troviamo i figli, a volte sono piccoli, la nonna , la zia ci dice che deve uscire ora per andare a riprendere la nipotina dall’asilo. A volte invece sono un po’ più grandi, altre adolescenti, comunque minori…e tutto questo lascia un vuoto più profondo da colmare in quella casa, un vuoto che si riflette in noi stessi, in noi che siamo operatori, che siamo uomini e donne, che siamo figli e genitori, che siamo madri e padri.
E’ in questa atmosfera, dentro il nostro riflettere raccontando di quello o di quell’altro incontro, nel nostro parlare tra noi durante le riunioni di èquipe che è scaturito il pensiero di uno strumento per accompagnare , con una particolare e specifica attenzione, quel momento così drammatico e intenso della vita stessa della famiglia che ha in seno figli ancora minorenni.
E’ nell’ascolto delle nostre emozioni, nell’ascolto di questo bisogno particolare, forte e tenero insieme, che è stato pensato il PROGETTO ALBA:
uno strumento in più e speciale per accompagnare e accudire, e quanto possibile prevenire, i disastri di un lutto prematuro da superare.
A cura della Dott.ssa Grazia Mieli - psicologa, psicoterapeuta Unità Cure Continue Firenze