Una lettera... un impegno

Di seguito il testo della lettera che Oliviero Diliberto, Segretario Nazionale del Partito dei Comunisti Italiani, ha inviato a Vittorio Bisso - dirigente comunista con una lunga esperienza politica e di amministratore locale nel Veneto – che, recentemente, ha reso pubblica la sua malattia per rilanciare la battaglia sul testamento biologico, per la libertà di scelta e contro l’accanimento terapeutico.

“Vittorio carissimo, la grave malattia che ti ha colpito è stata per tutti noi fonte di apprensione e di dolore. Personalmente sono costantemente informato dai compagni del Veneto della tua strenua e coraggiosa lotta, sostenuto dai tuoi cari, contro la malattia. Vorrei che ti arrivasse un nostro abbraccio collettivo da tutto il Partito e spero di poterti fare visita personalmente quanto prima. Conosco la tua passione politica e l'impegno che hai sempre profuso con generosità nelle istituzioni come tra la gente rappresentando il nostro Partito, stando sempre dalla parte dei lavoratori, dei ceti popolari, dei più deboli, contro il razzismo e la guerra. I tuoi ideali ed il tuo coraggio ti hanno dato la forza di rendere pubblica la tua sofferenza per offrire la tua testimonianza alle tante persone che ti conoscono e ti stimano, sul tema del testamento biologico e del trattamento di fine vita che, vergognosamente, nel nostro Paese viene tenuto nascosto, viene strumentalizzato politicamente, viene influenzato dalle gerarchie cattoliche. Caro Vittorio, la tua lotta per la dignità della persona, per la libertà di scelta e contro l'accanimento terapeutico è un nostro preciso impegno che da oggi vogliamo portare avanti anche in tuo nome, per sensibilizzare ad ogni livello la politica, le forze sociali e le istituzioni sulla necessità di dare al nostro Paese una moderna, laica e seria legge sul testamento biologico".

Fonte: AgenParl

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