Tornano le polemiche e di conseguenza tornano gli scontri. Questa volta a scaldare gli animi ci pensa una data, quella del 9 febbraio 2011, in cui ricadono due due eventi: l'anniversario della morte di Eluana Englaro e la Giornata Nazionale degli stati vegetativi.
La Consulta di Bioetica Onlus in questi giorni, attraverso le parole del presidente Maurizio Mori, ha espresso il proprio punto di vista in merito alla questione, che sempre di più sta acerbando gli animi.
Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa.
L’ennesimo schiaffo dei pro-life a Beppino.
Per favore, basta offendere il buon senso!
In margine ad un tentativo di invito rilanciato da Avvenire
Dopo la beffarda decisione del governo di celebrare proprio il 9 febbraio, anniversario della morte di Eluana, la “Giornata Nazionale degli stati vegetativi”, un altro schiaffo al buon senso, alla coerenza logica e al decoro civile viene ora dalla notizia pubblicata dal quotidiano dei vescovi Avvenire (p. 13) di oggi che dà risalto all’invito rivolto a Beppino Englaro da Fulvio De Nigris di partecipare a Bologna il 9 febbraio ad una rappresentazione teatrale organizzata dalla Associazione di De Nigris, recitata da giovani uscita dal coma.
De Nigris giustifica l’invito osservando che la presenza di Englaro a Bologna «può essere l’occasione per pacificare gli animi, per trovare un ragionevole punto di comprensione» perché «nessuno ha in animo di contrapporre un movimento pro vita ad un altro pro morte. Noi vorremmo soltanto che non si contrapponesse la libertà di scelta al diritto di cura». Così facendo, però, mostra di mancare del minimo di coerenza logica e di sobrietà che si addice alle buone maniere.
Infatti, De Nigris non ha il controllo del discorso, perché la contrapposizione è tra chi vuole la libertà di scelta e chi invece vuole imporre il “dovere di cura” (presupponendo che il “diritto di cura” sia indisponibile). Manca di sobrietà civile perché, dopo aver condannato in tutti i modi gli Englaro e ispirato il Governo ad una manifestazione chiaramente divisiva come la Giornata Nazionale, vuole ora arruolare Beppino nelle schiere pro-vita.
Non sappiamo il perché di quest’iniziativa poco garbata, ma può darsi che ciò dipenda dalle difficoltà incontrate dalla Giornata Nazionale, dovute tra l’altro anche al fatto che la FISH (Federazione Italiana Sostegno Handicap: la Federazione che riunisce la maggior parte delle Associazioni di settore) ha dichiarato “infelice la scelta della data: il 9 febbraio … piaccia o no, è stato caricato di significati etici da coloro che hanno considerato l’esito della vicenda di Eluana Englaro come una vittoria nei confronti di certe logiche” (si veda il comunicato stampa)
D’altro canto, Beppino ed altre Associazioni laiche hanno cercato di evitare lo scontro e la rissa astenendosi da ogni replica alla provocazione del Governo. Lasciamo che il governo “se la canti e se la suoni” senza ulteriori controversie: il livello raggiunto è così infimo da non meritare repliche! Pensavamo che bastasse. Ora invece ci troviamo di fronte alla nuova provocazione da parte del quotidiano dei vescovi, che ha passato sotto silenzio il Comunicato FISH e dà invece grande risalto all’invito di De Nigris: una ben strana modalità di informare secondo verità e con correttezza, come vantano di fare!
Un’ultima nota. Nella sua lettera a Beppino, De Nigris scrive che «C’è bisogno di comprensione e pacificazione. Tante famiglie vorrebbero avere voce, ma si riesce poco a farle parlare. Occorre dare un senso di rispetto a posizioni differenti che possono convivere, anche se nessuno si dimentica di quel che è successo». Affermazioni condivisibilissime. È vero che molte famiglie vorrebbero parlare e dire a voce alta che ambirebbero a seguire la via aperta da Beppino, ma non lo fanno per evitare il linciaggio morale riservato agli Englaro proprio dai pro-life. È anche vero che ci sono posizioni differenti e che queste possono convivere pacificamente. Ciò capita quando si rispetta la LIBERTA’ DI SCELTA DI CIASCUNO: Beppino (con altri) non impone ai vitalisti di condividere la scelta di Eluana, ma, purtroppo, la reciproca non vale. È per questo che inviti come quelli di De Nigris sono irricevibili e mostrano solo di essere ispirati o ad una sfrenata volontà di imporre ad altri le proprie tesi, oppure ad un disperato tentativo di “negare la realtà”, tecnica usata in questi giorni anche in altre situazioni. Sembra che basti insistere nel dire che il caso Eluana è stato un errore ed invitare Beppino a riconoscerlo pubblicamente, per cambiare la realtà delle cose.
Che De Nigris mostri tanto fanatismo pro-governativo, pazienza. Che Avvenire sia pronto a rilanciare è invece preoccupante perché mostra la sudditanza del quotidiano dei vescovi alla politica governativa. Come testimonia il comunicato della FISH taciuto da Avvenire, nel mondo cattolico la realtà è ben diversa, con una varietà di posizioni. Queste, però, non trovano spazio su Avvenire, che invece dà risalto solo alle veline del Governo.
Maurizio Mori
Presidente
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Clicca qui per leggere anche il comunicato stampa della Onlus Gli amici di Eleonora