La prossima settimana sarà un momento decisivo al Senato sul testamento biologico, in quanto il testo di legge, dopo le modifiche apportate a Palazzo Madama, dovrebbe tornare a Montecitorio e, visto l'ormai prossimo approdo in Parlamento, prima della Nota di aggiornamento del Def e poi della legge di Bilancio, potrebbero non esserci i tempi tecnici per una sua conversione in legge entro la fine della legislatura, anche a causa dei troppi emendamenti presentati lo scorso luglio in Commissione Sanità, oltre 3000, che non permetterebbero un approdo in Aula in tempi brevi.
Questa settimana procederanno i lavori alla Commissione, ma tuttavia se non si dovessero ridurre sensibilmente il numero di emendamenti presentati e se continuasse a persistere il clima ostruzionistico attuale, la relatrice potrebbe chiedere l'invio in Aula senza mandato del relatore. Una decisione che è stata, in questi ultimi mesi, chiesta in più occasioni dai Radicali, la quale dovrebbe però essere avallata dalla Conferenza dei capigruppo e dalla presidenza del Senato.
L'approvazione del disegno di legge in questo modo sarebbe tutt'altro che scontata, in quanto la maggioranza potrebbe contare su numeri diversi rispetto a quelli della Camera. In aggiunta l'invio senza mandato del relatore ed un numero così elevato di emendamenti da esaminare potrebbe fornire un futuro incerto al provvedimento.