Testamento biologico. La decisione aspetta solo all'individuo

Lo Stato non può decidere sulle sorti della vita di un individuo gravemente malato, ogni decisione deve spettare all'individuo e alla sua famiglia.

Questo è il messaggio sul biotestamento lanciato il 2 ottobre 2010 a Sottomarina di Chiogga (Venezia) dal terzo Simposio nazionale sulla decisione del fine della vita, dedicato alle testimonianze di medici e di chi, come Mina Welby, moglie di Piergiorgio, e Peppino Englaro, padre di Eluana, hanno conosciuto la lenta fine di una persona fino alla scelta della morte per rinuncia alle terapie.

"Le cure - ha detto il senatore del Pd Ignazio Marino presente alla manifestazione - ">em>non possono essere decise da chi vince le elezioni chiunque le vinca".

Welby ed Englaro hanno ricordato le tappe delle tragiche vicende dei rispettivi congiunti, sottolineando come il ruolo del medico non sia quello di staccare la spina, il maledetto "tubo" - ha detto MIna Welby - ma di spiegare lo stato delle cose, le loro conseguenze ed in ultimo di accompagnare la persona-paziente ad una fine, nei limiti del possibile, consapevole e dignitosa".

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