In un articolo apparso su Il Manifesto, Filippo Gentiloni commenta la posizione della Chiesa italiana nel dibattito sul Testamento Biologico.
Testamento biologico e dissenso cattolico/ di Filippo Gentiloni, Il Manifesto, 19 Aprile 2009
Ancora il testamento biologico: è su questo che si sta concentrando l'eterno confronto fra i laici e i cattolici nel nostro paese. Confronto, ma anche scontro. E la stessa classica distinzione fra laici e cattolici in questo caso fa acqua: anche molti cattolici la pensano laidamente e si differenziano dalle posizioni della gerarchia. Ma ci chiediamo come mai il confronto-scontro si stia concentrando proprio sul testamento biologico. La risposta probabilmente va ricercata nella predilezione delle autorità cattoliche per tutto ciò che riguarda la morte: un territorio nel quale il cattolicesimo più ufficiale pretende una certa esclusiva e esclude il dialogo. E contesta i tentativi con cui altri - i laici - cercano di invadere il campo. La vita e la morte, dunque: dalla battaglia contro l'aborto a quella contro il testamento biologico.E' interessante osservare che questa battaglia non è condivisa dal mondo protestante italiano: una conferma del fatto che non si tratta di una questione che abbia un forte fondamento evangelico. Tipicamente cattolica, dunque. E italiana.
In Germania le chiese cattolica e protestante insieme hanno detto «sì» al testamento biologico. Meglio: questione tipicamente vaticana.Notevoli sono le manifestazioni di un forte dissenso nel nostro paese. Non soltanto a Roma, come testimoniava Sandro Medici sulle nostre pagine di venerdì scorso, dal titolo «Libera scelta in libero Municipio». Si sta movendo anche un forte dissenso cattolico. Una voce fra le tante, quella di un sacerdote fiorentino don Alessandro Santoro: «Sono profondamente disturbato da questa ostentata onniscienza della Chiesa. Di quel cristianesimo non so che farmene». E Renato Mannheimer (sul «Corriere della sera») sostiene che il 47 per cento dei cattolici praticanti è favorevole a una legge sul testamento biologico che permetta di dire «no» anche a nutrizione e idratazione artificiali, contro un 24 per cento di contrari e un 29 per cento di incerti. Ma i «palazzi» vaticani continuano irremovibili la loro battaglia.