"Vogliamo garantire la libertà di scelta della persona e la dignità del fine vita per ciascuno" così parla il sindaco di Scandicci, Simone Gheri, dopo l’apertura definitiva al testamento biologico. Lo scorso 25 gennaio la maggioranza, seppur spaccata, aveva approvato la creazione di un Registro di comunicazione dei deposito dei testamenti biologici, o meglio la raccolta delle ultime volontà nel caso di stato vegetativo. Da ricordare che ancora non esiste una normativa nazionale e l’iscrizione, riservata ai soli maggiorenni residenti a Scandicci, serve a chiarire le volontà del cittadino nel caso non fosse più capace d’intendere e volere.
"Vogliamo garantire -afferma il sindaco- la libertà di scelta della persona e la dignità del fine vita per ciascuno. Ritengo ingiustificabili l'accanimento e la pervicacia con cui vengono presentate all'approvazione del Parlamento proposte di legge che vanno nella direzione esattamente opposta".
Già tra un paio di settimane si potrà andare in Comune per depositare il proprio testamento biologico. Muniti di istanza firmata da due fiduciari, uno ufficiale ed un sostituto, che saranno coloro che avrebbero l’onere di seguire le volontà del firmatario. La dichiarazione anticipata di volontà non è vincolante e può essere revocata in qualsiasi momento.
Fonte: Firenze Today