"Scelte sulla vita" si basa sulle testimonianze e sui dati raccolti in luoghi, come i reparti di terapia intensiva, in cui, più di altri, le decisioni da prendere sono il pane quotidiano. È un libro che non vuole offrire conclusioni: fa solo presente quali siano i reali scenari di fronte al vivere o al morire, per ricercare le aree di criticità e mettere a fuoco alcune linee di proposta. Ciò che forse colpisce di più nella lettura è quanto una maggioranza di medici e infermieri viva con intensità e con partecipazione l'evoluzione del singolo ammalato. È stato fatto tutto il possibile? Quando ci si deve fermare? Che cosa è appropriato fare? Quali sono le speranze che, continuando la terapia, il paziente possa continuare a vivere in condizioni umanamente accettabili? E chi giudica l'accettabilità? In questa ricerca, condotta dal GiViTI (Gruppo Italiano per la Valutazione degli Interventi in Terapia Intensiva), sono stati utilizzati due approcci complementari: uno epidemiologico (un anno di raccolta dati, 3.800 pazienti in 84 reparti) e uno clinico (18 incontri di gruppo, 12 interviste in 6 reparti). È quindi un libro fattuale, che costituisce una solida base su cui fondare iniziative legislative e non, riguardanti gli atteggiamenti da adottare di fronte alla possibilità di non iniziare o di sospendere gli interventi di terapia intensiva; ma che, al tempo stesso, intende dare un respiro di riflessione antropologica in un settore di punta della pratica medica.