Riparte alla camera il confronto sul testamento biologico

Il testamento biologico è da oggi nuovamente all'ordine del giorno dell'Aula di Montecitorio, anche se il confronto dovrebbe iniziare dopo la discussione delle mozioni sull'emergenza rifiuti a Napoli e di quelle riguardanti la disciplina dei contributi pensionistici.

La maggioranza ha intenzione di licenziare al più presto il testo di legge su ''Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento'' già approvato dal Senato il 26 marzo del 2009 sull'onda dell'emozione per il caso di Eluana Englaro e successivamente modificato dalla commissione Affari sociali della Camera.

L'ultima versione del ddl rispetto ai punti che riguardano l'alimentazione e l'idratazione artificiali, quelli più controversi e dibattuti, prevede la loro sospensione nell'eventualità non dovessero più essere utili al proprio scopo o se addirittura danneggiassero il paziente.

Alimentazione e idratazione, in ogni caso, non possono essere subordinate alla volontà del paziente. Non sono infatti considerate terapie ma forme di sostegno vitale e quindi - secondo il testo in discussione - non possono essere oggetto di dichiarazioni anticipate, cioè inserite in un eventuale testamento biologico.

In ogni caso, sempre secondo il testo in discussione alla Camera, le volontà espresse dal paziente nelle dichiarazioni anticipate di trattamento non sono vincolanti per il medico curante. Qualora vi fossero controversie tra il medico e il fiduciario del paziente, la questione verrebbe affidata a un collegio di medici.

La discussione generale sul provvedimento si è già svolta nell'aula della Camera gli scorsi 7 e 9 marzo. Il 27 aprile è poi ripreso il dibattito con la votazione delle pregiudiziali di costituzionalità dei deputati radicali e dell'Idv e con la richiesta di sospensiva del Pd che sono state tutte respinte. Questa settimana inizia il voto degli emendamenti e degli articoli del ddl con il Pdl convinto che su questo tema sulle posizioni del centrodestra convergerà, come avvenuto in precedenza, anche l'Udc di Pier Ferdinando Casini.

Eugenia Roccella, sottosegretario alla salute, ha ricordato nei giorni scorsi che la cosiddetta legge sul fine di vita ''resta un appuntamento da concludere prima dell'estate perchè possiamo contare su una maggioranza trasversale e su parlamentari singoli a cui deve essere riconosciuta la piena libertà di coscienza''. Anche Domenico Di Virgilio, Pdl, relatore di maggioranza, si dice convinto che ''l'ipotesi di legge si basa su una maggioranza precostituita di Pdl, Lega, Udc''.

Nonostante la maggioranza precostituita che vede pressochè compatti i deputati di orientamento cattolico, la discussione potrebbe tornare a incentrarsi sugli articoli 3 (il divieto di accanimento terapeutico) e 7 (il problema del fiduciario a cui il malato ha demandato le sue volonta' in materia di trattamento medico e testamento biologico).

Siccome il testo approvato dal Senato e ora in discussione alla Camera è ritenuto da Pd, Idv e da alcuni settori culturali laici molto restrittivo, è cresciuto in questi mesi il fenomeno dei registri a livello di Comuni dove si possono depositare le proprie volontà in materia di fine di vita. Con una apposita circolare congiunta i ministri Roberto Maroni, Maurizio Sacconi e Ferruccio Fazio avevano invece chiesto ai Comuni di non istituire tali registri e di attendere l'approvazione definitiva della legge.

Questa sera intanto Angelino Alfano, segretario appena eletto del Pdl, incontrerà per la prima volta i parlamentari del suo partito alla Camera. All'ordine del giorno gli impegni in Parlamento prima della pausa estiva: testamento biologico; il caso dell'onorevole Alfonso Papa, Pdl, coinvolto nella P4 (resta pendente la richiesta di arresto); riforma delle intercettazioni. All'incontro potrebbe partecipare pure Silvio Berlusconi.

Alfano e Berlusconi temono che i rapporti con la Lega possano scricchiolare anche in Parlamento, dopo le dichiarazioni di Umberto Bossi che chiede lo stop alle missioni militari all'estero e quelle di Roberto Calderoli (''O la Lega porta risultati, o lascia Berlusconi ai suoi divertimenti''). A testimoniare una certa tensione, ieri non c'è stata la tradizionale cena del lunedì ad Arcore tra Berlusconi e Bossi.

Tra le fila del Pd resta aperto sul testamento biologico il problema dell'orientamento dei propri deputati cattolici. In comunicato congiunto, lo scorso marzo quando si inizio' a discutere di testamento biologico alla Camera, i parlamentari Enrico Gasbarra, Rodolfo Viola, Benedetto Adragna, Daniele Bosone, Giampaolo Fogliardi, Enrico Farinone, Antonio Rusconi avevano sostenuto: ''La libertà di coscienza sui temi etici è deve essere un valore aggiunto, un punto di forza di un partito moderno, democratico, che non ha paura di discutere, ma che ha il dovere di rispettare le diverse culture e sensibilità''.

Fonte: Asca

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