Il 23 aprile 2010 la giunta di Reggio Emilia ha approvato all'unanimità la delibera sull'istituzione del registro dei testamenti biologici.
E "Bologna che cosa aspetta a renderlo operativo?". A chiederlo è Maurizio Cecconi, portavoce della Rete laica Bologna.
"I cittadini residenti nel Comune di Reggio potranno quindi, volontariamente, esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione sul trattamento sanitario di fine vita, depositando il loro testamento biologico" - ha ricordato Cecconi - "Con modalità certe e non onerose, il Comune consentirà l' esercizio effettivo di un diritto, e assicurando ai cittadini che, se intendono esprimere le proprie anticipate volontà di cura, queste saranno conservate adeguatamente e consegnate a chi deve tenerne conto nel momento in cui ciò si renda necessario".
Pur soddisfatto per il risultato ottenuto a Reggio, Cecconi - riferendosi alla situazione nel capoluogo emiliano - ha osservato: "Il tempo per poter rendere operativo il registro sta per scadere: la commissione affari sociali della Camera ha quasi terminato l'esame del ddl. Resta, dunque, solo il passaggio all'aula per la votazione finale e poi il testo liberticida e incostituzionale, che vieterà altresì l'istituzione dei registri comunali, sarà legge".
Fonte: ADUC Salute