Marina Mancin, capogruppo della Sinistra per Padova, ha proposto l’istituzione nella città del registro per il testamento biologico, come già è avvenuto in altre città d'Italia.
Un registro comunale dentro il quale, chi vorrà , potrà disporre le sue volontà in caso di una situazione clinica grave o irreversibile. Questa è la proposta che sicuramente provocherà un acceso dibattito a Palazzo Moroni.
La proposta, accolta dal presidente del consiglio comunale Daniela Ruffini, verrà di battuta verso la fine del mese di ottobre.
L’idea e quindi la proposta dal capogruppo della Sinistra per Padova é nata sulla scia di quanto hanno già fatto alcuni comuni d’Italia. Una decina di città , tra le quali anche la vicina Vicenza, hanno istituito questo speciale registro.
Tuttavia sul tema sta lavorando anche il Parlamento e quindi l’istituzione di un registro del testamento biologico potrebbe servire a poco.
La strada per il testamento biologico si annuncia ardua e in salita. Le componenti politiche vicine ai valori cristiani hanno già espresso il loro no convinto a questo registro e vi sono dubbi anche tra gli alleati del Partito Democratico data la complessità e la sensibilità della materia in questione.