In Olanda un gruppo di cittadini ha lanciato un'iniziativa per legalizzare il suicidio medicalmente assistito per tutti quegli ultrasettantenni che ne facciano richiesta. Martedì 16 febbraio, in tutto il paese, inizierà la raccolta firme per portare la questione all'attenzione del legislatore.
Già diverse importanti personalità hanno appoggiato l'iniziativa, tra cui ex ministri, artisti, giuristi e medici.
La legge olandese permette l'eutanasia solo in casi di sofferenza "insopportabile e incurabile", limitando la pratica ai soli pazienti affetti da malattie gravi che provocano forte dolore. L'eutanasia può essere praticata solo da medici. Chiunque aiuti una persona a togliersi la vita non rispettando le stringenti regole previste dalla legge, viene punito severamente.
L'iniziativa prevede non solo la legalizzazione dell'assistenza al suicidio, ma chiede anche la creazione di una nuova professione dedita al fine vita, formata da infermieri specializzati, psicologi e religiosi che siano in grado di confermare la volontà del paziente attraverso una serie di colloqui. Sarebbero necessari due pareri medici.
Attualmente, circa 400 ultrasettantenni si tolgono la vita ogni anno con metodi "fai da te", mentre molti di più tentano senza successo di togliersi la vita con conseguenze spesso ancor peggiori sulla salute. La legalizzazione del suicidio assistito, secondo i promotori, potrebbe offrire un percorso guidato e assistenza a chi ha perso ogni speranza, offrendo alternative al suicidio. Solo chi, alla fine di numerosi colloqui, dimostra di voler davvero farla finita, verrà assistito. "Attualmente un anziano potrebbe togliersi la vita con una decisione affrettata. O forse perchè depresso o malato o incapace di prendersi cura di se stesso. La legalizzazione potrà prevenire molti suicidi offrendo assistenza", spiega Dick Swaab, uno dei fondatori del gruppo e presidente dell'Istituto olandese di neuroscienze.
Fonte: ADUC Salute