''No allo Stato bioetico''. Con questo slogan i radicali italiani si sono riuniti questa mattina davanti a Montecitorio per un sit-in di protesta contro il ddl sul testamento biologico che approda oggi in aula della Camera. I presenti in piazza: Marco Pannella, Emma Bonino e Mario Staderini. Per l'associazione Luca Coscioni, il dirigente Carlo Troilo che ha iniziato oggi uno ''sciopero della fame di dialogo con i parlamentari''.
''Il nostro sit-in va avanti in contemporanea con l'apertura del dibattito" - spiega Marco Cappato, segretario dell'associazione Luca Coscioni - "è un presidio per impedire che si approvi una legge contro il testamento biologico, contro la Costituzione e contro la maggioranza dei cittadini italiani perchè l'opinione pubblica è favorevole al testamento biologico''. Cappato si rivolge anche al Pd: ''Ed è un presidio rivolto alle cosiddette forze d'opposizione perchè l'unico modo in cui questa legge può riuscire a passare contro l'80% dell'opinione pubblica è che l'opposizione non faccia l'opposizione. Forse se ci si occupasse meno dei processi di Berlusconi e del caso Ruby e più di altre questioni su cui la maggioranza dell'opinione pubblica è convinta si otterrebbe un risultato politico. Non ha senso definire la Costituzione la migliore del mondo e poi quando c'è una legge contro la Costituzione non mobilitarsi''.
Questa, conclude Cappato, ''è una legge che può passare solo nel silenzio, anche dell'informazione''. Intanto davanti a Montecitorio continua una staffetta di oratori e ''la distribuzione dei moduli per il testamento biologico''.
ASCA