Negli Stati Uniti sono stati incriminati per istigazione quattro attivisti, che hanno aiutato a morire centinaia di malati terminali, creando una vera a propria rete del suicidio assistito.
Thomas Goodwin, fondatore della Final Exit Network è stato incriminato insieme al medico principale dell'associazione e ai due assistenti dal gran giurì della Georgia.
Le accuse ai quattro vanno dall'istigazione al suicidio, alla criminalità organizzata e rischiano fino a 20 anni di prigione.
Più in particolare, però, sono accusati dello morte di John Celmer, un uomo di 58 anni malato terminale di cancro, che avrebbero aiutato a suicidarsi.
L'indagine è partita dopo la scoperta di alcuni appunti, in cui l'uomo aveva scritto di aver chiesto assistenza al gruppo per porre fine alle sue sofferenze.
Per il suicidio assistito la Final Exit Network utilizzava l'elio ed una speciale maschera che facevano indossare ai malati. L'utilizzo dell'elio era consigliato e giustificato dal fatto che‚ a differenza di altre sostanze, è difficile da rintracciare anche dopo l'autopsia.