''Sono orgogliosa di essere nata in un posto dell'Italia dove si rispettano i diritti fondamentali dei cittadini, dove anche un soggetto diocesano come il Servizio Hospice della Caritas dissente dal voto della Camera dei Deputati su un disegno di legge illiberale e inaccettabile anche per i cattolici''. Così Mina Welby commenta in una nota la ''delusione'' espressa dal Servizio Hospice della Caritas altoatesina nei confronti della recente approvazione del disegno di legge sul testamento biologico alla Camera dei deputati.
''Non mi meraviglia" - prosegue -" la presa di posizione pubblica del responsabile del Servizio Hospice, Gunther Rederlechner, sapendo che il comitato etico della provincia di Bolzano già nel 2003 aveva sensibilizzato a tappeto i cittadini di quella provincia sulle tematiche della fine della vita. Auguro a Gunther Rederlechner che insieme a lui molte Caritas Diocesane contribuiscano, ribellandosi e comunicando pubblicamente la loro disapprovazione a questo disegno di legge per 'creare una cultura che consideri la malattia e la morte come parti della vita e in cui i cittadini si sentano presi in considerazione seriamente, protetti e rispettati'''.
Fonte: Asca