Nel 1996 Engelhardt ha pubblicato la seconda edizione di questo importante manuale, la cui prima versione era apparsa in Italia nel 1991 per il Saggiatore. E' un libro tutto nuovo, e non una semplice revisione o un ampliamento del precedente. Engelhardt sostiene la tesi che in un mondo caratterizzato dal pluralismo etico e dalla presenza di stranieri morali è impossibile individuare la etica valida per tutti. Dobbiamo quindi pensare a individuare un nuovo linguaggio per le diverse bioetiche presenti nel mondo contemporaneo capace di rendere possibile la comunicazione e la cooperazione tra persone diverse che sostengono visioni morali differenti. Pur affrontando tutti i principali temi di bioetica, quello di Engelhardt è un libro scritto anche per presentare una proposta filosofica generale sulla modernità e sulla filosofia politica. Pur muovendosi in questa prospettiva laica, imprescindibile per poter avanzare una proposta pubblica, quando ha scritto la prima edizione Engelhardt era cattolico romano, mentre ora è cristiano ortodosso, come chiarisce meglio nella seconda edizione e soprattutto nella Postfazione scritta appositamente per l'edizione italiana.