Lutto, Famiglia e Scuola... Si parla

Un gruppo di insegnanti, operatori della scuola, psicologi, volontari, dopo aver seguito un seminario sul "Lutto, famiglia e scuola" organizzato dall'Associazione di volontariato Gruppo Eventi di Roma, ha deciso di lanciare una sollecitazione alle istituzioni pubbliche e ai cittadini e porre una serie di domande. Riportiamo pertanto la loro lettera aperta.

Siamo un gruppo di insegnanti, operatori della scuola, psicologi, volontari, che - al termine di un seminario su "Lutto, famiglia e scuola" organizzato dall'Associazione di volontariato Gruppo Eventi di Roma (www.gruppoeventi.it) - vogliamo lanciare una sollecitazione alle istituzioni pubbliche e ai cittadini e porre una serie di domande.

Ogni giorno veniamo in contatto con la morte e il lutto attraverso notizie che rimbalzano dai vari media e che invadono con brutalità e talvolta eccessiva morbosità gli spazi comunicativi tra adulti e ragazzi. Malgrado la sovraesposizione mediatica la morte continua a rimanere un tabù per la nostra società. Quando questo evento non riguarda gli altri ma noi stessi o chi ci è vicino cala il silenzio, non ci sono più parole o immagini da utilizzare.

Quando accade che, in una scuola, un bambino/ragazzo vive il lutto per la morte di un familiare significativo (un genitore, un fratello, un parente, un amico caro...) gli insegnanti sono preparati e capaci ad accogliere, condividere e dare un sostegno all’allievo e alla famiglia?

E se muore uno studente, sia improvvisamente che a seguito di malattia, su quale supporto può contare la classe che frequentava nell’affrontare la perdita di un compagno?

Quale sostegno dovrebbe essere attivato per ridurre la distanza tra la scuola e la famiglia provata dal dolore del lutto?

Esiste un modello di riferimento, una prassi che sostenga i docenti nel loro difficile compito?

In genere, quando questi eventi invadono la vita di una scuola si preferisce tacere, si teme di sbagliare, di interferire, di non saper gestire le reazioni degli alunni. Forse erroneamente si crede che il silenzio protegga dalla sofferenza, mentre invece la soffoca, la nasconde, la rende sempre più indicibile, impedendo un lavoro di confronto e di elaborazione dei vissuti e degli interrogativi profondi che bambini/ragazzi sperimentano.

Per il benessere delle nostre comunità e dei futuri adulti è necessario che almeno la scuola abbia strumenti per educare ed affrontare i grandi temi della vita, come la morte e il lutto.

Sappiamo di molte esperienze già realizzate all'estero per il sostegno degli allievi in lutto attraverso la scuola (molto si può conoscere grazie ad internet) e di tante piccole esperienze pilota della scuola italiana, che vanno valorizzate e diffuse. Chiediamo alle istituzioni una riflessione e un concreto impegno per la formazione degli insegnanti e del personale scolastico su queste problematiche sociali. A chi – insegnante, volontario, psicologo, operatore scolastico – abbia esperienze e riflessioni da condividere e sia interessato e motivato a discutere e lavorare operativamente su questo tema chiediamo di contattarci scrivendo a: info@gruppoeventi.it.

Il Gruppo Eventi

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