Il coraggio di una donna la quale, per amore del marito, accetta di lottare con lui affinché egli ottenga il diritto ad una morte opportuna.
E dopo la morte di Piergiorgio Welby, Mina Welby (Wilhelmine Schett) prosegue da sola la lotta a tutto campo (lotta politica, umana, giuridica e sociale), iniziata con il proprio compagno di vita, perché venga riconosciuto a tutti i cittadini italiani il diritto ad una vita dignitosa e ad una altrettanto dignitosa morte. Ad una morte opportuna.
Completano il libro una prefazione di Emma Bonino, una postfazione di Beppino Englaro, e la lettera aperta di Piergiorgio Welby, inviata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.