Dopo aver inizialmente illustrato le interpretazioni storiche della relazione medico-paziente, Virzì delinea i tratti della relazione ideale per evidenziare, poi, alcuni difetti tipici che, nella realtà, ricorrono nel comportamento di medici e pazienti e che rendono difficile il loro rapporto.
L’autore individua gli aspetti negativi e controproducenti di due modelli portanti della medicina moderna: il modello basato sulla malattia e quello incentrato sulla figura del medico. Seguendo le impronte di due celeberrimi psichiatri quali Balint ed Engel, Virzì sottolinea l’importanza di “non limitare la medicina a componenti biologiche, ma di considerare anche quelle psicologiche, emotive, e relazionali” come fa il modello biomedico “patient centred”.
Con l’adozione di questo nuovo approccio – che nasce negli anni ’50 sotto l’impulso di Jaspers – si giunge finalmente a percepire l’importanza della dimensione soggettiva del vissuto di malattia e, con essa, la necessità di sviluppare strumenti adatti a coglierla a partire dalla comunicazione.
Il testo esamina nel dettaglio i vari fattori e metodi che caratterizzano il modello centrato sul paziente, e mette in luce i vantaggi che tale approccio presenta dal punto di vista del paziente, ma anche dal punto di vista medico, clinico, epidemiologico e sociologico. Vengono, inoltre, analizzate le possibili reazioni del paziente e dei suoi familiari di fronte alla comunicazione di cattive notizie; le fasi psicologiche che caratterizzano la loro elaborazione della malattia; le differenti strategie adattive che possono venir adottate, a seconda della tipologia di malattia e di reazione psicologica.
Nel sesto e nel settimo capitolo vengono trattati due argomenti assai delicati e controversi. Il primo è quello del diritto del paziente ad essere informato e del relativo dovere del medico di informare: il problema, ovviamente, è quale e quanta verità comunicare, con quali tempi e modalità. A tale proposito il testo fornisce utili indicazioni. Il secondo argomento è quello della tutela della privacy e del trattamento dei dati personali e sensibili. Il testo riporta la normativa attuale, analizza i rischi connessi alla diffusione dei dati ed i limiti relativi alla loro custodia.
Nei capitoli finali si parla di comunicazione delle cattive notizie ai parenti ed ai loro familiari, anche in condizioni di emergenza, e vengono forniti suggerimenti preziosi per una comunicazione che risulti efficace e terapeutica. Una comunicazione che migliori il rapporto medico-paziente nel suo dispiegarsi come ulteriore strumento di cura.
Un testo completo ed approfondito, ricco di riferimenti precisi, adatto a chiunque voglia conoscere i molteplici aspetti di questa relazione problematica su cui tanto si discute.