Un tempo rappresentata come l'inesorabile mietitrice, oggi la morte, grazie ai progressi della medicina e della società, sopraggiunge quando siamo sempre più avanti negli anni. Questa circostanza ha cambiato il nostro punto di vista e così abbiamo scoperto che essa è sempre meno un imprevisto, quanto piuttosto una componente della vita stessa. Di conseguenza, i diritti e le libertà riconosciute ai vivi si devono estendere anche al loro trapasso. Contro l'accanimento terapeutico e le decisioni prese da altri, ciascuno di noi deve poter scegliere i tempi e i modi più opportuni per lasciare la propria vita. Per farlo, occorre una imponente battaglia culturale per arrivare a cambiare le leggi.