Cosa succede quando un medico ed un filosofo si incontrano? Potrebbe essere l'inizio di un indovinello o di una barzelletta, ma non è così, questo è ciò che ha portato alla nascita di un libro in cui due uomini provano a confrontarsi su alcuni argomenti importanti di oggi, che, il più delle volte, al posto di incuriosire, spaventano.
L'evoluzione e l'ambiente, la libertà della ricerca in opposizione alla responsabilità morale, il mondo naturale contro quello artificiale, gli eccessi della precauzione relativi ad alcuni argomenti come la clonazione, le possibili trasgressioni della scienza ed, infine, il grande dibettito tra ragione e religione, che viene a trovarsi sempre sullo sfondo di qualsiasi discussione, sono gli argomenti su cui Giulio Giorello ed Umberto Veronesi, si trovano a discutere. Nel confronto, senza rinunciare ai propri punti di vista e senza voler convincere l'altro sulla validità della propria posizione, mirano ad offrire l'occasione per una maggior consapevolezza su questioni tanto difficili da affrontare.
Il conatus di Spinoza, "ogni cosa, per quanto è in essa, si sforza di perseverare nel suo essere", è il punto di partenza e lo snodo da cui parte l'ineressante riflessione dei due studiosi sulla vita, sulla salute e sul ruolo della scienza ai giorni nostri.
Infatti il desiderio di sopravvivere e di resistere alle sfide dell'ambiente risulta essere il motore che sta alla base del mondo e della vita stessa, che, con il trascorrere del tempo, assume forme sempre nuove e presenta con essa nuovi problemi e questioni da affrontare.
Per questo a noi non resta altro, come dice Veronesi nell'ultima pagina di questo pamphlet, che continuare a confidare nell'intelligenza della vita e, perchè no, potremmo azzardarci ad aggiungereanche nella sua libertà.