Un vero e proprio paradosso, che può assumere contorni tragici, è alla base dell'idea di morte. Da un lato essa rappresenta l'unico dato sicuro e inesorabile, l'unica esperienza comune a tutti, indipendentemente dai luoghi e dalle epoche storiche. Dall'altro lato di essa si tende a parlare il meno possibile, quasi sempre per allusioni o con espressioni indirette o eufemistiche. Muovendosi da prospettive differenti, e giovandosi di diversi approcci disciplinari, gli autori dei saggi compresi in questo libro affrontano il tema della morte senza alcuna rimozione e cercando anzi di offrirne un'analisi affrancata dal pathos con il quale questo tema è stato trattato.