Il ruolo dell'infermiere nelle morti medico-assistite in Belgio

Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Canadian Medical Association Journal si è concentrato sul ruolo del personale infermieristico nel processo di decisione sul fine vita, sulla preparazione e somministrazione di sostanze letali sia ai pazienti che avevano fatto esplicita richiesta di morire (eutanasia) sia a coloro che non avevano mai espresso esplicitamente tale volontà.

Pubblichiamo di seguito l'abstract tradotto.

Il ruolo dell’infermiere nelle morti medico-assistite in Belgio

Inghelbrecht E, Bilsen J, Mortier F, Deliens L.

Abstract

BACKGROUND:
la legge belga sull'eutanasia consente solo ai medici di compiere l'atto. Abbiamo studiato il coinvolgimento degli infermieri nel processo decisionale e nella preparazione e somministrazione di farmaci di fine vita con la richiesta esplicita del paziente (eutanasia) o senza una richiesta esplicita. Abbiamo anche esaminato i fattori associati a queste morti.

METODI:
Nel 2007, abbiamo censito 1.678 infermieri che, in una precedente indagine, avevano riferito di prendersi cura di uno o più pazienti che avevano preso una decisione potenziale di fine vita entro l'anno precedente all'indagine. Infermieri ammissibili sono stati intervistati circa il loro caso più recente.

RISULTATI:
Il tasso di risposta è stato del 76%. Nel complesso, 128 infermieri hanno riferito di aver curato un paziente che ha ricevuto l'eutanasia e 120 per un paziente che ha ricevuto i farmaci di fine vita senza la sua esplicita richiesta. Rispettivamente, il 64% (75/117) e 69% (81/118) di questi infermieri sono stati coinvolti nel processo decisionale del medico. Molto spesso questo ha comportato uno scambio di informazioni sulle condizioni del paziente o sul paziente stesso o sui desideri del paziente (45% [34/117] e il 51% [41/118]) di partecipazione al processo decisionale (24% [18/117 ] e il 31% [25/118]). I farmaci di fine vita sono stati gestiti dall’infermiere nel 12% dei casi di eutanasia, contro il 45% dei casi di morte assistita, senza una richiesta esplicita. In entrambi i tipi di morte assistita, l'infermiere ha agito su ordine del medico, ma soprattutto in assenza del medico. I fattori significativamente correlati con un infermiere che gestisce i farmaci di fine vita includono essere un infermiere lavora in un ospedale (odds ratio [OR] 40,07, 95% intervallo di confidenza [CI] 7,37-217,79) e che il paziente abbia più di 80 anni (OR 5,57, IC 95% 1,98-15,70).

INTERPRETAZIONE:
Con la somministrazione dei farmaci di fine vita in alcuni dei casi di eutanasia, e in quasi la metà dei casi senza una esplicita richiesta da parte del paziente, gli infermieri nel nostro studio hanno operato oltre i margini giuridici della loro professione.

A cura della dott.ssa Emilia Uccello

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