IL MULTICULTURALISMO

Autore: 
Andrea Semprini
Anno: 
2000
Casa Editrice: 
Franco Angeli, Milano

La problematica multiculturale oggi occupa uno spazio sempre più ampio nei dibattiti e nei media: da tutte le parti si sente dire che la nostra società è diventata multiculturale, che bisogna prepararsi a un futuro multiculturale, che il multiculturalismo è la cultura di domani.
Due sono le caratteristiche della questione multiculturale: la sua complessità e il fatto che tende a polarizzare le reazioni. Entrambe queste caratteristiche hanno implicazioni considerevoli. Da un lato, in assenza di un’idea precisa del significato e dei contenuti, è difficile proporre un dibattito chiaro. Dall’altro alcuni vedono nell’avvento della società multiculturale qualcosa di negativo: la perdita dell’identità, la dissoluzione delle tradizioni, la coesistenza di gruppi sociali e di culture che si preferirebbe vedere separati. Altri considerano il multiculturalismo un fenomeno positivo, un fattore importante di sviluppo per le società contemporanee. Come se fosse inevitabile essere “per” o “contro” al multiculturalismo. Questo modo di procedere non aiuta nella comprensione del fenomeno, non aiuta a capire che la principale posta in gioco nel multiculturalismo è la capacità dei sistemi sociali di accettare uno spazio sociale più aperto e più diverso.
Ma come si può definire in modo sintetico il multiculturalismo?
Ad un livello generale questo termine identifica il fenomeno della coesistenza all’interno di uno stesso spazio socio-politico di gruppi umani diversi che perseguono valori, credenze, progetti politici e stili di vita differenti e viene usato in modo essenzialmente descrittivo per separare le società multiculturali da quelle che lo sono meno o lo sono diventate recentemente come l’Italia che solo da poco si è trasformata da paese di emigrazione in paese che accoglie immigrati.
Ad un secondo livello, il multiculturalismo si riferisce ai conflitti che possono nascere in un contesto multiculturale. Etichettare una certa problematica sociale o un determinato conflitto come multiculturale comporta delle conseguenze significative: se in un contesto specifico si utilizza in senso negativo uno dei possibili effetti può essere di favorire un atteggiamento di ostilità nei confronti di quella problematica o di quel conflitto.
Ad un terzo livello infine, il termine multiculturalismo indica la posizione ideologica di coloro che si battono per una società multiculturale. Anche in questo caso la scelta del termine non è sempre neutra. Succede che è facile identificare chi è sensibile ai temi multiculturali come un’attivista e, dunque una persona che viene percepita come già schierata su una posizione, con cui è difficile dialogare.
Al di là delle strategie rimane il fatto che il multiculturalismo rappresenta la condizione permanente delle società contemporanee, che si troveranno in misura sempre maggiore a rispondere a nuovi bisogni e ad intervenire quindi nei vari contesti sociali da quello della scuola, a quello del lavoro, del culto, o della lingua. Come adattare le strutture sociali, le pratiche amministrative, le abitudini alimentari o gli orari a gruppi sociali diversi?
Il volume ha l’obiettivo di delineare non solo l’impatto sociale e culturale del multiculturalismo ma in forma più generale il suo rilievo teorico. Andrea Semprini sottolinea come “in una società realmente multiculturale tutto cambi il modo di pensare,il modo di concepire l’identità, il modo di vivere le relazioni sociali.

Autore recensione: 
Daniela D'Angelo
Voto: 
8
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