Il dolore superfluo

Autore: 
Domenico Gioffrè
Anno: 
2008
Casa Editrice: 
Centro Studi Erickson

Non soffrire è un diritto. Compito della medicina e degli operatori medico–sanitari deve essere quello di umanizzare la pratica della medicina aiutando il malato a non provare il dolore non necessario o quantomeno a diminuirlo fino a renderlo sopportabile, onde far sì che la vita del morente sia migliore.
Il dolore, quando diventa esso stesso una patologia (ovvero quando non è più legato ad una malattia specifica, ma si tramuta esso stesso in malattia), ha il solo fine di togliere dignità alla vita di chi lo prova; nega all'individuo la sua propria integrità, intellettuale e morale. Il dolore estrania dal mondo, innalza intorno al sofferente barriere di solitudine, diventa silenzio ed incomunicabilità, priva l' anima della sua luce.
"Il dolore va curato e arginato" (dalla prefazione di Umberto Veronesi). Come rileva Vittorio Ventafridda nell' intervista compresa nella seconda parte del volume: "Posso portare l'esempio di numerosi casi in cui le richieste di eutanasia sono scomparse in seguito al controllo del dolore": cura del dolore come miglioramento delle condizioni di fine vita dell' essere umano in generale quindi, e non solo del paziente.
La cura del dolore non solo come possibile, ma proprio indicata quale risposta ed alternativa a molte delle richieste di eutanasia di malati i quali, pur di mettere la parola fine alle loro sofferenze, invocano la fine del loro bene più prezioso: la vita.
Dovere e responsabilità del medico, e del personale sanitario tutto, diventa quindi difendere la vita del paziente "anche quando questa significasse seguire la volontà del paziente di abbandonare l'esistenza: non gesto di debolezza e di rinuncia, ma atto di suprema libertà, che riconosce la propria incapacità a tollerare la sofferenza, a perdere la propria essenza di uomo." (dalla prefazione di Umberto Veronesi).

Il volume è diviso in due parti: la prima raccoglie le testimonianze di Domenico Gioffré, Docente di Eticità della cura del dolore presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell' Università di Pisa; Simona Argentieri, Medico Psicanalista; Giovanni Filoramo, professore ordinario di Storia del Cristianesimo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino; Antonio Guerci, titolare della cattedra di Antropologia del Dipartimento di scienze Antropologiche dell' Università di Genova; Salvatore Natoli, Ordinario di Filosofia Teoretica all'Università degli Studi di Milano-Bocconi; Gianfranco Ravasi, Arcivescovo Titolare di Villamagna di Proconsolare. La seconda sezione, intitolata "Conversazioni sul dolore", comprende tre conversazioni svoltesi tra il curatore del volume, Domenico Gioffré, e Silvio Garattini, libero docente in Chemioterapia e Farmacologia; Franco Mandelli, Professore ordinario fuori ruolo di Ematologia all'Università 'La Sapienza' di Roma; Vittorio Ventafridda, Direttore scientifico della Fondazione Floriani. Tema conduttore delle tre conversazioni è la forte presenza del dolore inutile nei pazienti italiani, ed il fatto che questo dolore non venga quasi mai considerato dal personale medico-sanitario quale vera e propria patologia a sé stante, quindi da curare in maniera adeguata, come invece avviene ormai in quasi tutta l' Europa.
Perché non soffrire è un diritto di tutti.

Allo scopo di promuovere il giusto approccio al dolore superfluo, in appendice al volume, il curatore acclude la carta dei diritti sul dolore inutile, risultato del lavoro di un gruppo di membri del Tribunale per i diritti del malato – Cittadinanzattiva, carta ratificata nel 2004, e sottoscrivibile da chiunque ne espliciti la volontà.

Autore recensione: 
Giacomo Alpini
Voto: 
7
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