La buona morte, l'etica nell'industria farmaceutica, staminali e medicina rigenerativa e la salute pubblica. Saranno questi i quattro interrogativi fondamentali che animeranno il dibattito - e lo scontro - etico del futuro.
Ne sono convinti gli editori di Hasting Center Report, la prima rivista di bioetica al mondo, che per celebrare i 40 anni della sua fondazione ha invitato i bioeticisti da tutto il mondo a fare una previsione.
Tra 195 argomenti ricevuti, sono stati selezionati i 4 più futuristici firmati da uno studente universitario, un dottorando, un professore universitario a inizio carriera e un ricercatore belga.
Il problema del fine-vita, oltre che attuale, sarà al centro delle agende dei governi, oltre che argomento caldo sui media e nell'opinione pubblica secondo una delle partecipanti, Lydia Dugdale della Yale School of Medicina: "La società americana è attrezzata male per l'esperienza della morte" - afferma nel suo intervento sul futuro - "la bioetica può aiutare a creare una versione moderna dell'Ars moriendi che ha espresso la risposta sociale e della Chiesa alle numerosi morti per peste nel Medioevo".