Riportiamo di seguito l'articolo de La Repubblica in merito al ritorno in Aula del biotestamento, che come era prevedibile ha generato un vespaio di polemiche.
Il Testamento Biologico continua a dividere l'opinione pubblica, costringendo il Premier, Silvio Berlusconi, a ricercare una maggiore coesione fra le fila del PDL nel giorno in cui riprende alla Camera l'esame del decreto in seconda lettura dopo due anni dall'approvazione del testo al Senato.
Il DDL Calabrò, nove articoli in tutto, si propone di estendere il concetto di consenso informato, evitando forme di accanimento terapeutico ed eutanasia. Fra le disposizioni più contestate vi sono l'idratazione ed alimentazione artificiale, che non sono considerate terapie, bensì una forma di sostegno vitale. Pertanto, l'individuo non potrà scegliere anticipatamente di non sottoporsi a tali trattamenti.
Proprio in considerazione dell'importanza del tema, Silvio Berlusconi non ha esitato ad inviare una lettera ai suoi parlamentari. "Arriva in questi giorni in aula il disegno di legge sul cosiddetto 'testamento biologico'. E' una legge parlamentare, su cui il Governo non e' tenuto a intervenire - scrive Berlusconi ai membri del PDL - ma allo stesso tempo è una legge che nasce da circostanze particolari su cui non solo il Governo ha preso posizioni chiare e coraggiose, ma io personalmente mi sono adoperato ed esposto con assoluta convinzione.
"La gran parte di noi - prosegue Berlusconi - ritiene che sul 'fine vita', questione sensibile e legata alla sfera più intima e privata, non si dovrebbe legiferare, e anch'io la penserei così, se non ci fossero tribunali che, adducendo presunti vuoti normativi, pretendono in realtà di scavalcare il Parlamento e usurparne le funzioni".
"Questa legge - spiega Berlusconi nella lettera - sancisce per la prima volta il principio laico del 'consenso informato', per cui nessun trattamento sanitario può essere compiuto sul paziente senza che questi abbia espresso il proprio consenso, assicurando così la libertà di cura. Nello stesso tempo, traccia un confine netto con l'eutanasia, evitando anche i rischi di accanimento terapeutico. La vita è un bene che noi tutti difendiamo, e se è vero che il mondo cattolico ha molto da insegnarci su questo, è vero anche che l'intangibilità della persona è un valore non negoziabile anche per i laici, e per tutte le culture politiche che compongono il grande mosaico del nostro partito".
Intanto, nelle piazze italiane proliferano le proteste. UN sit-in indetto per oggi in Piazza Montecitorio, a Roma, sarà seguito domani da un presidio a Milano. Al via anche la campagna "io non costringo, curo", che raccoglie circa diecimila firme dei medici, consegnata oggi dalla CGIL alla Camera.
Un curioso fuori programma si è verificato questo pomeriggio alla Camera, dove è stata approvata oggi per la prima volta una inversione dell'ordine del giorno per passare subito all'esame del DDL sul biotestamento.