Genova: comincia l'era del testamento biologico

Donatella Alfonso su L'Espresso Local del 1 dicembre 2009 ha raccontato ed intervistato il primo genovese che ha depositato il primo testamento biologico.
Riportiamo di seguito l'articolo.

Fuori dall'Anagrafe di corso Torino, la pioggia battente delle nove del mattino di ieri. Su al secondo piano, Silvano Vergoli, coordinatore ligure dell'Uaar, l'organizzazione degli atei, agnostici e razionalisti, bussa alla stanza 205: ha preso appuntamento, ed è il primo genovese a depositare il testamento biologico nelle mani del Comune, rappresentato da una funzionaria incaricata. Con una marca da bollo da 14,62 euro e i documenti di identità ad accompagnare la busta chiusa, Vergoli ha firmato il modulo ("Dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà", c'è scritto), e l'ha fatto controfirmare ad una delle persone che l'accompagnavano e che funge da fiduciario. Sarà quindi la persona alla quale, in caso di necessità, il Comune dovrà consegnare la busta che contiene le volontà di Vergoli, come precisato dalla delibera comunale. «Avevamo qualche timore che ci potessero essere degli impedimenti, dopo la presa di posizione dell'arcivescovo Bagnasco. Per questo, sapendo che il 30 novembre era il primo giorno di deposito dei documenti, ho deciso di chiamare e prendere appuntamento» spiega Vergoli, che non manca di sottolineare il valore di testimonianza laica dell'iniziativa. E stamani dovrebbe esserci un secondo "deposito" di buste.
«Resta il fatto che noi custodiamo un documento in cui il cittadino può lasciar scritto ogni genere di indicazione sulle proprie volontà, dal testimone di Geova che vuole avere certezza di non subire trasfusioni alla persona che vuole lasciar scritto di essere cremata, a parte le indicazioni sulle cure di fine vita, che devono peraltro attendere le indicazioni di legge» precisa il cattolico Paolo Veardo, assessore ai servizi civici, che sottolinea che, visto che in questo caso il Comune si pone come garante dei cittadini, non fa altro che mettere a disposizione la sua azione da notaio. Ma i documenti, dove saranno custoditi? «Esiste un vero e proprio caveau dove le buste, regolarmente protocollate, saranno custodite insieme ad altri documenti. - spiega Clavio Romani, dirigente dell'Anagrafe - Solo la persona che fa da fiduciario e che ha controfirmato la ricevuta, potrà richiedere le buste che sono custodite».
È il fiduciario la persona chiave: colui o colei che, controfirmando il documento consegnato all'Anagrafe - debitamente sigillato dal funzionario di turno - ottiene il diritto di poterlo ritirare e far valere le volontà di chi l'ha scritto. Per tutto questo c'è bisogno dell´appuntamento; si possono chiamare i numeri telefonici 010.5576860 oppure 010.5576963. In tempi ancora da definire, tutte le informazioni sulla procedura saranno inserite anche sul sito del Comune.

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