Via alla procedura informatizzata per depositare le volontà sulle cure di fine vita nel Comune di Genova. In questa occasione il sindaco Marta Vincenzi: «Così saremo in grado di avere una conoscenza diretta».
Entro la fine di novembre verrà attivato uno sportello per il testamento biologico dove i genovesi potranno consegnare buste chiuse con le loro volontà sulle cure sanitarie: lo hanno annunciato stamani l’assessore comunale all’anagrafe Paolo Veardo e il sindaco Marta Vincenzi.
«Non c’è da parte nostra alcuna gestione nè un modulo da compilare e nessuno aprirà la busta consegnata - ha spiegato Veardo - Attiviamo piuttosto una procedura informatizzata nell’ambito delle nostre competenze».
Il servizio totalmente gratuito, a parte il pagamento di una marca da bollo, sarà fornito solo in corso Torino. In pratica il cittadino può depositare una busta sigillata in presenza di due testimoni, i cosidetti "fiduciari", che saranno depositari delle sue volontà in tema di cure sanitarie.
Il sindaco ha concluso che in caso di incidenti gravi del depositario, i fiduciari potranno rivolgersi agli sportelli comunali sette giorni su sette e ha aggiunto: «Grazie a questo sportello avremo una conoscenza diretta delle problematiche e saremo in grado di suggerire modifiche al Parlamento».
«Mantenendo la promessa che ci era stata fatta due settimane fa, la giunta comunale genovese ha compiuto un passo importante nel cammino che vede Genova divenire "la città dei diritti"» fanno sapere i radicali, che plaudono all'iniziativa. Secondo Alessandro Rosasco, membro della segreteria nazionale dei Radicali e Patrizia Fusco, coordinatore della cellula Coscioni, quello di Genova è «un segnale importante - prosegue la nota - che speriamo arrivi anche in Parlamento proprio all’indomani della decisione di assumere come testo base per la discussione anche alla Camera il ddl Calabrò».
Fonte: La Stampa.it - 29 ottobre 2009