Oggi, 30 gennaio 2010, l'ADMD - l'associazione per il diritto a morire con dignità, fondata nel 1980 dallo scrittore Michel Lee Landa, compie trent'anni.
L'associazione che si batte perché siano migliorate le condizioni del fine vita e per il diritto all'eutanasia spegne trenta candeline a l'Hotel de Ville, a Parigi, dove per l'occasione si è ricordata la strada fatta e quella da fare.
I 47.000 soci a forza di conferenze, dibattiti, riunioni e interventi presso le autorità e i media, nel corso di questi anni, hanno fatto avanzare il dibattito sul fine vita e aperto il dialogo sul tema.
Le prime unità di cure palliative nate a metà degli anni '80 negli ospedali francesi, devono all'associazione e ai suoi soci la propria esistenza poichè fecero pressione in quegli anni affinchè queste fossero aperte.
Più di recente, invece, nel 2005, la legge Léonetti ha tratto ispirazione dal loro lavoro per denunciare l'accanimento terapeutico.
Ma, secondo l'ADMD, la lotta non è finita, ma è necessario andare oltre al diritto di un paziente e dei suoi familiari di far cessare certi trattamenti nella fase finale della vita, occorre quindi legalizzare l'eutanasia.
Su questo tema in Francia esistono vari disegni di legge che giacciono all'Assemblea nazionale e al Senato che però non sono mai stati iscritti all'ordine del giorno per le discussioni del caso.
L'86% dei francesi, secondo un sondaggio BVA di fine aprile 2009, è favorevole all'eutanasia per malati incurabili o in fase terminale. Ci si chiede dunque quando e se si aprirà il dibattito nella società francese.
Intanto la comunità di esperti rimane divisa su questo tema.