Sulla rivista scientifica Bioethics, due ricercatori dell'Università di Oxford, Wilkinson e Savulescu, esperti di bioetica, hanno proposto di legalizzazione dell'eutanasia volontaria non solo per rispettare la volontà dei pazienti e alleviare le sofferenze, ma anche per sopperire alla cronica deficienza di organi da trapiantare.
Pubblichiamo di seguito l'abstract.
Bioethics 3 Maggio 2010
Dovremmo permettere l'eutanasia per la donazione d'organi? Alternative per massimizzare il numero e qualità degli organi per i trapianti
Wilkinson D, Savulescu J.
University of Oxford
Non ci sono abbastanza organi a disposizione per soddisfare le esigenze dei pazienti con un organo malato. Migliaia di pazienti ogni anno muoiono in lista d'attesa per i trapianti. Anche se vi è attualmente una disponibile, sottoutilizzata, potenziale fonte di organi. Molti pazienti muoiono in terapia intensiva a seguito della sospensione dei trattamenti vitali e i loro organi potrebbero essere usati per salvare la vita degli altri. Attualmente la maggior parte di questi organi va sprecata. In questo lavoro si è esamito e valutato una serie di modi per migliorare il numero e la qualità degli organi disponibili da questo gruppo di pazienti. Modifiche al regime di autorizzazione (per esempio la coscrizione di organi dopo la morte) o modifiche alla pratica donazione di organi potrebbe aumentare drammaticamente il numero di organi disponibili, anche se questo risulterebbe essere in conflitto con le norme che disciplinano attualmente il trapianto. Noi sosteniamo che un'alternativa, la donazione di organi legati a pratiche eutanasiche, sarebbe un miglioramento razionale sull'attuale esercizio in materia di sospensione dei trattamenti vitali. Darebbe agli individui maggiori possibilità di essere in grado di aiutare gli altri con i loro organi dopo la morte. Aumentarebbe l'autonomia del paziente. Ridurrebbe la possibilità di sofferenza durante il processo di morte. Noi sosteniamo che ai pazienti dovrebbe essere data la scelta di se e come questi vorrebbero donare i propri organi nell'eventualità di sospendere i trattamenti in terapia intensiva. Continuando l'attuale pratica di trapianto questa arriverà a costo della morte e della prolungata attesa d'organo. Dovremmo pertanto prendere in seria considerazione tutte le alternative.
A cura della dott.ssa Emilia Uccello