E' stata archiviata l'indagine sulle 67 urne cinerarie scoperte lo scorso 18 aprile nel lago di Zurigo, al largo di Küsnacht.
Il Ministero pubblico non ha potuto stabilire chi sia stato ad abbandonarle sui fondali. Non è stato neppure possibile individuare a chi appartengano le ceneri, ha reso noto la magistratura cantonale.
Il 18 aprile, alcuni sommozzatori impegnati a recuperare una tenda da sole persa da un motoscafo della polizia avevano scoperto, in località Kuesnacht, 35 urne cinerarie anonime. E ne avevano informato Awel (ente per l'acqua, l'aria, l'energia, i rifiuti) e la Procura di Zurigo. Polizia e procura aveva subito avviato le indagini; da parte sua Awel ha dichiarato che sebbene le ceneri non rappresentino un rischio per le acque data la loro scarsa quantità, si tratta tuttavia di una modalità di sepoltura “inammissibile”.
“Il lago di Zurigo è la nostra riserva d'acqua potabile e molta gente ci fa il bagno”, spiega il suo portavoce. Essendo intollerabile che qualcuno vi getti le urne, Awel ha sporto denuncia contro ignoti per “turbativa della quiete dei morti” - reato punito con pesanti sanzioni pecuniarie o il carcere. Il governo cantonale di Zurigo aveva chiesto subito spiegazioni al fondatore dell'associazione. La scoperta aveva anche l'ultimo in una sequele di attacchi a Dignitas, anche questa volta rivelatosi infondato o quantomeno strumentale.
Nell'ambito dell'indagine è stata ascoltato Ludwig A. Minelli, il fondatore dell'organizzazione di aiuto al suicidio Dignitas. Il procedimento avviato nei suoi confronti è stato archiviato il 28 luglio, per mancanza di prove, ha sottolineato il Ministero pubblico.
Le urne sono state nel frattempo poste in una tomba anonima, nel cimitero di Küsnacht, nel corso di una cerimonia sobria e non religiosa.
Fonte: Aduc Salute