In questo breve saggio, il filosofo inglese nota come l'idea che l'essere umano si fa a proposito della morte sia più terribile della morte stessa.
Negli uomini comuni 'la vendetta trionfa sulla morte, l'amore l'ignora, l'onore aspira ad essa, il dolore le si protende, la paura l' anticipa...' (pagina 13). Negli 'spiriti eletti', l' arrivo della morte non causa su di loro 'sensibili cambiamenti'.
'Il morire – conclude Bacone – è tanto naturale quanto nascere', specialmente se il morente abbia raggiunto in vita '...obiettivi e prospettive meritevoli'.