La prima funzione del medico consiste nel curare la malattia e prolungare la vita oppure nell’alleviare la sofferenza umana? Nell’assoluta maggioranza dei casi le due funzioni coincidono. Ma cosa accade quando non si può né curare né prolungare la vita e il medico si trova davanti a una sofferenza che sembra incontrollabile? «Gli uomini e le donne cui oggi è affidata la missione di guarire devono essere medici preparati, ma dovrebbero lasciarsi coinvolgere dalla componente umanitaria della medicina nello stesso modo e con la stessa intensità con cui si fanno coinvolgere dalla scienza». Con l’ottica dell’umanitarismo medico, Nuland affronta uno dei problemi etici più dibattuti del nostro tempo e la natura di alcune delle grandi responsabilità, e del coinvolgimento, che stanno alla base del guarire.