Una cura a tutto tondo delle persone in stadio avanzato di malattia e delle loro famiglie, con un supporto medico-infermieristico ma anche psicologico, riabilitativo, sociale, spirituale e legale. E' questo il principio alla base delle cure palliative, con le quali si cerca di alleviare le sofferenze delle persone che hanno ancora tanta vita dentro avvolgendole in una sorta di "mantello" protettivo.
"Queste cure sono ancora poco conosciute e praticate e uno dei motivi principali della loro mancata diffusione è senza dubbio il fatto che ai medici non vengono insegnate, così come accade per la terapia del dolore'' dice Giuseppe Casale, fondatore di Antea, onlus che si occupa dell'assistenza ai pazienti e alle loro famiglie basandola proprio sulle cure palliative. "Diffondere le cure palliative è importante anche per un fatto di costi" - prosegue Casale - "queste cure 24 ore su 24 hanno un costo di circa 100 euro, una degenza ospedaliera invece ha un costo di circa 600-700 euro al giorno". "Qualche passo importante negli anni è stato fatto, ad esempio con l'approvazione della legge 38 del 2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore" - chiarisce il fondatore di Antea - "ma ancora molto bisogna fare sopratutto nel campo della formazione dei volontari, che è fondamentale per seguire al meglio i pazienti". Antea, che quest'anno festeggia i 25 anni di attività, si prende cura di 1000 pazienti all'anno e ha all'attivo 110 volontari, oltre che 15 medici e 30 infermieri che, come spiega Casale, "lavorano con tutto il resto del personale in perfetta sinergia, proprio come prevede il metodo delle cure palliative".
"Forniamo assistenza a domicilio" - conclude il fondatore di Antea - "ma anche nel nostro Hospice che cerchiamo il piu' possibile di far assomigliare a una casa e che non da' la sensazione di un posto dove si va a morire".
Fonte: ANSA