Cure palliative, approvata la legge

Dopo polemiche e rischi di stop, un sì bipartisan ha fatto tirare un sospiro di sollievo a più di 250mila malati in Italia, fra cui 11mila bambini. La Camera, infatti, ha approvato all'unanimità la legge sulle cure palliative e sulle terapie del dolore, un provvedimento che ha rischiato fino all'ultimo di slittare tra accuse reciproche di ostruzionismo.

I numeri della votazione finale, 476 a favore e due astensioni, danno il segno di una ritrovata concordia che per due giorni sembrava essere stata persa. Lunedì era stato il Pdl ad accusare il Pd di aver bloccato la legge in nome dell'ostruzionismo deciso dopo l'approvazione della legge sulle liste regionali. Martedì invece è stato proprio il centrosinistra a chiedere con un odg che la legge venisse discussa per prima, ottenendone l'approvazione con solo tre voti di scarto contro il parere della maggioranza. Alla fine la legge, che permetterà fra le altre cose un più facile accesso ai farmaci oppioidi e la creazione di reti di strutture che permettano di somministrare le cure sul territorio, è stata approvata sei mesi dopo il primo sì della Camera.

"Quella sulle cure palliative è una legge importante perchè riporta il nostro Paese ai più alti livelli in Europa", ha commentato il ministro della Salute Ferruccio Fazio, che ha ringraziato l'opposizione per la collaborazione.

"Bisogna essere contenti per l'approvazione della legge, ma bisogna ricordare che è un punto di partenza", ha commentato Giovanni Zaninetta, presidente della SICP (Società italiana cure palliative, che ha ricordato che in alcune regioni mancano totalmente le reti di hospice. Particolarmente innovativa è anche la parte che riguarda i bambini, che per la prima volta in Europa avranno diritto a queste terapie: "Sono emozionata - spiega Silvia Lefevre D'Ovidio, presidente della Fondazione Maruzza - "c'è una grande gioia nel vedere che finalmente la legge sta per essere approvata dopo tutte le tensioni. In Italia ci sono 11mila piccoli pazienti che aspettano queste cure".

Oltre al voto anche la soddisfazione per il via libera è stata bipartisan: "Abbiamo approvato oggi una legge innovativa che ritengo importantissima - spiega il sottosegretario alla Salute Francesca Martini - perchè pone il tema del dolore quale parte integrante e irrinunciabile del percorso terapeutico del paziente". Per la collega Eugenia Roccella quello di oggi è "un successo", ma "resta adesso da portare a termine l'impegno, concludendo l'iter della legge sul biotestamento".

Soddisfazione anche nel centrosinistra, con Livia Turco che ricorda come "Questa legge sia stata voluta fortissimamente dal Pd" e Franceschini che ha affermato che "Ora che questa proposta è finalmente legge i suoi benefici saranno a disposizione di migliaia di malati e di famiglie che da troppi anni vivono in condizioni di sofferenza". Perplessità dall'Idv: "Non posso ritenermi pienamente soddisfatto del testo approvato dall'Aula afferma Antonio Palagiano, capogruppo Idv in Commissione Affari. "La legge che si va ad approvare oggi può essere considerata solamente un primissimo passo per la diffusione capillare e la garanzia dell'accesso alle cure palliative e terapia del dolore in Italia". L'Aula ha comunque approvato un Odg presentato dall'Idv che chiede la presenza dell'agopuntore negli hospice.

Fonte: ADUC Salute

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