Sulla Rivista “Minerva Anestesiologica” è stato pubblicato recentemente un interessante articolo relativo allo stato dell’arte delle Cure di Fine Vita in Italia,confrontate con quelle in uso in USA. “End-of-life care is still a challenge for Italy.” di F.e G.Rubulotta (London,UK), C.Santonocito, L.Ferla e C.Celestre (Catania), G.Occhipinti (Palermo), G.Ramsay (Chelmsford,UK).
L’obiettivo di questo studio è una review aggiornata sulle cure di fine vita effettuate in Italia. Gli autori hanno fatto un’indagine della letteratura disponibile per comprendere quali siano le pratiche attuali. Questo scritto pone l’attenzione sull’analisi del processo del morire, le somiglianze e le differenze con la realtà americana nella pratica delle decisioni di fine vita e il coinvolgimento della famiglia. Gli autori ricostruiscono l’impatto della recente sentenza relativa al caso Englaro sulla pratica di delle cure di fine vita in Italia. Il morire come processo è assai cambiato rispetto al secolo scorso in termini di cause di mortalità, costo, comunicazione della prognosi e esigenze delle famiglie dei pazienti. Nonostante Linee-guida nazionali e internazionali, non vi è accordo tra i medici italiani riguardo ai gold standard della pratica clinica quotidiana delle cure di fine vita.
A questo studio hanno fatto seguito le reazioni del Prof.Gristina (Coordinatore del gruppo di studio sulla bioetica della SIAARTI) e del Prof.A.Giannini ( Anestesista- Pediatra-Osp.Maggiore,Milano). (v.allegati)
Entrambi evidenziano come lo studio di Rubulotta et al. non tenga conto dell’ampia letteratura che negli ultimi anni si è accumulata su questi temi e,soprattutto,delle evoluzioni che la riflessione etica sull’appropriatezza e la qualità delle le cure di fine vita ha sviluppato nella gran parte delle Unità di Cure Intensive. Inoltre, le Linee-guida della SIAARTI sembrano, sulla base dei dati raccolti anche dallo studio curato dal GiViTI, ormai adottati dalla maggioranza dei Rianimatori.
Per quanto attiene all’area pediatrica Giannini ricorda che la SARNePI ha licenziato nel 2008 un documento con le Raccomandazioni condiviso dai rianimatori pediatri italiani.
Rimangono comunque,sottolinea Giannini,due aree critiche per le quali sono necessarie adeguate risorse e attenzione: quella della ricerca e quella di un aggiornamento specifico di medici e infermieri di tutte le unità di cure Intensive.
End-of-life care is still a challenge for Italy
End-of-life in the italian critical care setting: the picture is changing