In questo libro viene indagato il conflitto tra autorità e libertà che ha come campo la vita, la salute, il corpo degli individui. Si ricostruisce l'emergere, dall'inizio del Novecento, del corpo come oggetto di transazioni private: dai trapianti al baliatico fino al contratto di lavoro, che, di tutti i contratti in cui è implicato un essere umano nella sua dimensione fisica, è il paradigma e il rompicapo. Si racconta poi la storia del potere dei medici, a partire dall'Ottocento fino al suo attuale declino: i medici che, ad un certo punto, sono costretti ad accettare la trasformazione del paziente in un soggetto che si autodetermina, anche in condizioni estreme.