Hanno contribuito all’elaborazione di questo manuale pratico tre medici che da anni si occupano della donazione di organi e tessuti, due psichiatri, una sociologa ed una psicoterapeuta esperte di comunicazione.
Dopo un’illustrazione delle caratteristiche della comunicazione verbale e non verbale (a partire dall’ormai celebre affermazione di Watzlawick secondo cui “Non si può non comunicare”) nonché dei fattori esterni che possono influire sulla comunicazione stessa, si passa all’esame degli aspetti problematici e degli errori da evitare nella relazione d’aiuto e nella comunicazione delle cattive notizie in ambito sanitario. Quindi vengono passati in rassegna quegli aspetti e quelle strategie, troppo spesso non conosciuti o trascurati, che si rivelano utili se non, addirittura, indispensabili per una comunicazione efficace.
Nei capitoli finali vengono fornite indicazioni preziose su come affrontare pazienti che hanno reazioni aggressive e come aiutare le famiglie dei donatori di organi ad elaborare il lutto.
Il testo riconosce e riafferma il diritto del paziente di conoscere la verità in merito al proprio stato di salute, ma allo stesso tempo sottolinea quanto sia importante per i medici valutare, caso per caso, la fase psicologica che il paziente sta attraversando, il suo livello di conoscenza e di accettazione delle proprie condizioni, ed il suo grado di disponibilità a conoscere lo stato delle cose, per poter stabilire quali tempi e quali modalità di trasmissione delle informazioni siano le più opportune; insomma quale e quanta verità comunicare.
Mentire al paziente non è mai giusto, ma bisogna saper scegliere le parole, i toni ed i tempi in base alla situazione ed alle caratteristiche della persona che si ha di fronte. Ricordandoci sempre che lo scopo ed il dovere primario di un medico è quello di aiutare il paziente, anche attraverso la comunicazione.