Biotestamento: nell'art. 3 del stop all'alimentazione solo per malati terminali

Alimentazione e idratazione assistita potranno essere sospese, se non più efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo, ma solo ai pazienti in fase terminale.

Lo dice il comma 5 dell'articolo 3 del ddl sul testamento biologico dopo l'approvazione in aula di due emendamenti presentati da Udc e Pdl. Resta l'apertura fatta in commissione rispetto al testo del Senato sul fronte di alimentazione e idratazione assistita, ma viene ristretta la platea cui si riferisce. Infatti, il testo della commissione si riferiva ai ''pazienti'' non ai ''pazienti in fase terminale'' mentre il testo del Senato non prendeva in considerazione nessuna eccezione al divieto di sospensione di alimentazione e idratazione.

Questo il comma 5 dell'articolo 3 emendamento: ''L'alimentazione e l'idratazione, nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente, devono essere mantenute fino al termine della vita, ad eccezione del caso in cui le medesime risultino non più efficaci nel fornire al paziente in fase terminale i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo. Esse non possono formare oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento''.

Fonte: ASCA

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