Biotestamento: cresce il consenso per la "via costituzionale"

Durante la presentazione del libro di Nania ''Il testamento biologico. La terza via'', tenutosi a Roma il 2 settembre 2010, sono state rilasciate dichiarazioni in merito al crescente consenso per la "via costituzionale" del testamento biologico.

''Sono d'accordo con il Vice Presidente del Senato, Domenico Nania, che la via costituzionale sia l'unica percorribile nell'affrontare, con concretezza ed umiltà, il tema del fine vita. Un dramma umano non deve diventare motivo di scontro di competenze tra giudici e Parlamento così come invece si è verificato con il caso Englaro. In quella circostanza non era compito della Consulta stabilire se la Cassazione avesse deciso bene o male; il conflitto di attribuzione dei poteri aperto dal Parlamento era inammissibile perchè la decisione giuridica riguardava il caso singolo e non rappresentava una legge ''.

Così il Professore Giovanni Maria Flick, Presidente emerito della Corte Costituzionale, durante la presentazione del libro di Nania ''Il testamento biologico. La terza via'', tenutosi ieri (2 settembre 2010) ''All'Ombra del Colosseo''. L'ex ministro di Grazia e Giustizia auspica inoltre che in una prospettiva di dignità, laicità, rispetto e solidarietà, possa essere più facilmente raggiungibile una legge con la più larga condivisione possibile.

''Credo che su questi temi ci sia, in realtà, una maggioranza più larga di quella che sostiene il Governo come è accaduto peraltro al Senato dove, nonostante le 60 votazioni segrete, abbiamo ottenuto più voti di quelli che ci aspettavamo. Il testamento biologico deve andare in aula, credo potrà accadere lo stesso'', aveva detto il Sottosegretario al Ministero della Salute, Eugenia Roccella, nel corso dell'incontro, sottolineando come anche il Governo abbia rilanciato, con l'agenda bioetica, temi che sono all'ordine del giorno al di là delle volontà dei soggetti politici. ''Non occuparsene - ha avvertito - vorrebbe dire non governare fenomeni come i registri comunali del biotestamento che sono una assoluta provocazione ideologica''.

A margine dell'incontro, Nania ha rilanciato l'opportunità di ulteriori modifiche al testo: ''Ci si potrebbe spingere oltre, togliendo il riferimento alla indisponibilità della vita'' che è ''smentita dai fatti e non è riconosciuta nel nostro ordinamento giuridico; togliere l'indisponibilità dal ddl Calabrò - ha concluso il senatore - significa infatti riconoscere che è superflua perchè l'inviolabilità della vita basta e avanza per impedire qualunque forma di eutanasia o di suicidio assistito e aprirsi alla possibilità di inserire nelle dichiarazioni anticipate di trattamento (dat), rinunciando ad idratazione e alimentazione, ma sapendo di non poter coinvolgere altri nella propria decisione di morire''.

Fonte: ASCA

Tavola rotonda "Le diversità delle visioni morali: un problema o un valore?"L'ImperatoreLa fanciulla malataHrastovljeTavola rotonda: "Come si muore in Toscana"CimiteroSignora AgataIl sacerdote