Bioetica: Bongiorno: ''Il ddl alla Camera è una legge contro volontà individuale''

L'esponente di Fli e presidente della commissione Giustizia della Camera, in un intervento su "La Repubblica", non risparmia critiche al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, intervenuto recentemente in difesa del provvedimento sul testamento biologico.

Il ddl sul testamento biologico approvato dal Senato e ora in discussione alla Camera "è una legge contro la volontà dell'individuo, una legge che finge di voler regolare il testamento biologico per, in verità, svuotarlo di ogni contenuto". Lo scrive Giulia Bongiorno, esponente di Fli e presidente della commissione Giustizia della Camera, in un intervento su 'La Repubblica', nel quale non risparmia critiche al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, intervenuto recentemente in difesa del provvedimento.

"L'urgenza con cui invoca l'approvazione della legge - scongiurare il pericolo che ancora una volta i giudici usurpino il Parlamento - è rivelatrice: il suo convincimento, alimentato da vicende personali, secondo cui la magistratura abuserebbe sistematicamente dei propri poteri, gli impedisce di porsi dinanzi a una materia controversa e delicata con la serenità necessaria".

"Quella libertà invocata sistematicamente dal premier, talora persino a sproposito, stride non poco - insiste Bongiorno - con la sua scelta di sostenere una legge che la nega nel momento più drammatico della vita umana".

Nel merito, "la questione su cui a mio avviso dovremmo interrogarci -spiega la presidente della commissione Giustizia della Camera, è: per chi deve effettuare una scelta di fine-vita, essere sottoposto ad alimentazione o a idratazione artificiale oppure a cure mediche in senso stretto fa davvero differenza? In entrambi i casi, bisognerebbe avere il diritto di opporre un rifiuto".

Scuola, Gelmini: sui test invalsi non torno indietro. Dal 2012 si faranno anche in inglese

Roma - ''Sulla valutazione non si torna indietro. E' il punto di partenza per avere una scuola migliore. In tutti i Paesi piu' avanzati funziona così''. E' quanto afferma il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, intervistata dal Messaggero, commentando le polemiche che stanno accompagnando l'avvio dei test Invalsi nelle scuole.

''Bisogna avere il coraggio di cambiare - aggiunge il ministro - perchè senza la valutazione non è possibile verificare la qualita' del sistema, capire le criticità, apportare miglioramenti. Quelli che boicottano i test sono pochi - sottolinea Gelmini - Solo alcuni sindacati più radicali sono contrari''. Il ministro chiarisce, inoltre, che con ''la valutazione non vogliamo punire nessuno, ma apportare miglioramenti al sistema''.

Dal prossimo anno, annuncia, ''vogliamo estenderne l'uso portando la prova anche alla maturità, così come è accaduto all'esame di terza media. Abbiamo già dato mandato all'Istitutonazionale di Valutazione di studiare la tipologia di test che richiede dei tempi lunghi di preparazione. Una prova oggettiva all'esame di Stato - prosegue Gelmini - serve anche per mettere un freno a quell'esplosione ingiustificata di 100 e lode che si registra ogni anno con distribuzione anomale sul territorio''. E sempre dal 2012, si introdurrà all'esame di terza media una prova nazionale di inglese e poi la diffusione del test è prevista, secondo il ministro anche per ''materie al di fuori dell'esame'', a partire dalle scienze nella scuola primaria.

Fonte: Adnkronos

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