Bagnasco, auspicabile sì del Senato al ddl

Il disegno di legge sul testamento biologico, ''approvato alla Camera, attende l'auspicabile sì del Senato''. Lo ha ricordato il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, card. Angelo Bagnasco, nella prolusione con cui ha aperto i lavori del Consiglio Permanente della Cei.

Bagnasco registra, una ''tesi preoccupante'' sull'eutanasia apparsa in sede scientifica internazionale: ''La nutrizione e l'idratazione dovrebbero essere sospese a tutti i pazienti in stato vegetativo permanente, salvo che non ci sia l'evidenza di una volontà esplicita del soggetto gravemente ammalato''.

Sarebbe, commenta il presidente della Cei, ''l'inaccettabile rovesciamento della prospettiva di quanto in Italia prevede il disegno di legge''.

Per il porporato, ''non ci sono vite non degne: che si tratti di bambini down, o disabili gravi, o malati psichici di difficile gestione, o malati terminali. Non esistono ragioni economiche per sopprimere o abbandonare una vita malata. Sarebbe la barbarie''.

''Quando nel dibattito pubblico arriva l'eco di discussioni - sperando che solo di queste si tratti - che avverrebbero in taluni nosocomi del nostro Paese dove, per esigenze di budget, si vorrebbero rifiutare cure costose a beneficio di chi non ha piu' realistiche prospettive di vita, e' il momento della massima all'erta, quello in cui stanno indebolendosi i presidi dell'umano, e si capisce che cosa vale in concreto la vita di ciascuno di noi. Nessun accanimento - possiamo convenirne -, ma neppure sentenze sbrigative, negligenti, o rinunciatarie in partenza'', conclude Bagnasco.

Fonte: ASCA

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