Anche in Canada, come in altri paesi, i cittadini hanno espresso la loro opinione sull'eutanasia, tramite un sondaggio proposto dalla Angus Reid.
Da questo nuovo studio è emerso che ben l'85% dei canadesi è convinto che la legalizzazione dell'eutanasia permetterebbe alle persone di alleviare la sofferenza e ai medici di agire con linee guida più chiare nel fine vita.
I cittadini del Quebec e del British Columbia, dove sono attualmente in discussione progetti di legge per legalizzare l'eutanasia, hanno mostrato maggiore propensione per la legalizzazione.
Oltre il 75% dei cittadini del British Columbia, infatti, chiede la legalizzazione, e oltre la metà vuole la depenalizzazione dell'assistenza al suicidio per i malati terminali.
Due terzi dei canadesi, inoltre, risulta essere convinta che la legalizzazione della dolce morte non trasmetta alcun messaggio negativo ai malati e ai disabili, come invece affremerebbero le tesi sostenute dalle associazioni religiose.
Intanto i medici del Quebec hanno preso formalmente posizione in merito a tale questione, sostenendo la legalizzazione della morte assistita.
Gaetan Barrette, presidente dell'ordine dei medici della provincia francofona, ha chiesto al Governo federale e quello locale di adottare linee guida e leggi che permettano ai medici di facilitare la morte di pazienti in sofferenza che ne facciano richiesta.
"Che piaccia o no", ha spiegato Barrette alla commissione parlamentare che sta analizzando proposte di legge in merito, "l'eutanasia è largamente praticata e i governi dovrebbero smetterla di far finta di non vedere".
Per Barrette, il Governo provinciale potrebbe muoversi già da solo per proteggere i medici che praticano l'eutanasia da procedimenti penali, come nel passato aveva fatto per i medici che praticavano l'aborto.