L’iniziativa, promossa dal cartello di partiti e associazioni Brescia Laica, è in risposta al rifiuto del sindaco Adriano Paroli di istituire il registro dei biotestamenti, come già avvenuto in altre città d’Italia.
Da ieri a Brescia è possibile sottoscrivere il testamento biologico: basta contattare mandare una mail o telefonare alla sede locale di Sinistra, ecologia e libertà o all’Associazione Luca Coscioni e fissare un appuntamento gratuito con un notaio.
L’iniziativa è promossa da Brescia Laica, un ampio cartello di forze politiche e sociali che riunisce partiti e associazioni: dal Pd al Sel; dall’Idv al Partito Radicale; da Rifondazione Comunista al Partito Socialista; passando per l’Associazione Luca Coscioni, l’Arcigay, Libertà e Giustizia e il Movimento per la Scelta. Un’iniziativa, quella di Brescia Laica, nata dopo il rifiuto del sindaco Adriano Paroli di istituire il registro dei biotestamenti, come già avvenuto in altre città d’Italia (Milano e Torino sono state le prime).
Secondo Cristina Manenti di Sinistra Ecologia e Libertà, l’iniziativa “si prefigge di fare pressione sul governo perché venga affossata una proposta come il Ddl Calabrò, approvato alla Camera martedì, che nega la possibilità di scelta rispetto al fine vita”. L’avvocato Lorenzo Cinquepalmi del Partito socialista, sottolinea come “la stragrande maggioranza degli italiani sia a favore di una legge che garantisca il pieno diritto di scelta”. Gisella Bottoli di Libertà e Giustizia lancia un appello ai medici perché “facciano obiezione di coscienza su una materia tanto delicata”. La legge infatti prevede che le volontà scritte e firmate dal cittadino non siano considerate vincolanti e che la decisone finale spetti al dottore. A tale riguardo, il Partito radicale si dice pronto a lanciare un’iniziativa referendaria “se la proposta di legge ‘catto-fascista’ dovesse ricevere il sì definitivo del Senato”.
Brescia laica rivolge un appello a tutti i notai della città perché mettano a disposizione i loro uffici per l’autentica del biotestamento, che deve avvenire in modo rispettoso della privacy. Già da questa mattina, un notaio sarà a disposizione per l’autentica dellle proprie volontà sul fine vita e il documento verrà registrato e depositato con data e firma della persone e l’indicazione dei fiduciari che in caso di necessità faranno valere la volontà espressa dal cittadino.
Domani via libera ai banchetti informativi in largo Formentone e corso Zanardelli: sarà possibile informarsi e prendere un appuntamento, mentre il tavolo di confronto politico e di organizzazione attorno alla tematica del fine vita, “un tavolo inclusivo, che si rivolge a tutti” come auspicato da Cesare Giovanardi del Pd, e che promette di dire la sua anche in vista delle prossime scadenze amministrative.
Fonte: Il Fatto Quotidiano